mercoledì 13 febbraio 2013

convalescenza




And when I speak to you it is only play-acting
And self-indulgence: you cannot hear me, you do not exist. Dearest...
(Robinson Jeffers)

Aveva sentito solo lo strappo
al fondo del braccio.
Si può vivere anche così – pensò –
amaramente e bene

gli tornavano in mente i corpi a metà
nell'ombra i capezzoli sepolti
dalla fame e dal sonno.
(Tutto è uguale adesso

come quando il risveglio affoga i ricordi
la membrana degli occhi si nasconde
persino a sé stessa.)
Nei posti di vacanza

tutti sono in attesa di una rivelazione
lui però lo strappo lo aveva sentito
era quella la differenza
quella e un boccone di versi.

Tutto è uguale a sé stesso
ma ci vuole tempo per accorgersene
i prigionieri tornano a casa convinti
di essere già morti

molto tardi si rendono conto
che la materia è bruta
si ritrovano a sanguinare fra gli sterpi
lottando per rimanere addormentati.

Lui però aveva sentito lo strappo
e gli si erano svuotate le mani.
I corpi erano sempre uguali
era bella la luce del sole sui chioschi deserti.

1 commento:

amanda ha detto...

si può vivere anche così, a volte pare di sì a volte sembra impossibile