mercoledì 23 febbraio 2011

archeologia informatica

Ovvero: abbastanza vecchio da aver usato questa roba.


Floppy disk da 5 pollici e 1/4 (quelli grossi e flessibili) - fine anni '80



Commodore 64, con mangianastri e joystick - metà anni '80



Sistema operativo MS-DOS - prima metà degli anni '90



"Budokan - The martial spirit" - primissimi anni '90

6 commenti:

amanda ha detto...

o bella io c'ero prima che ci fosse l'informatica :)

sergio pasquandrea ha detto...

io invece sono nato praticamente *con* l'informatica, e vedere che oggi le cose che usavo a 15 anni sono pezzi da museo mi dà una strana impressione...

amanda ha detto...

Quelle che usavo io a 15 anni non esistono neanche più

e comunque il colpo è venuto quest'estate. In ambulatorio entra una mamma con un neonato e mi dice "dottoressa sono contenta che ci sia lei" io la guardo ma il suo viso non mi dice nulla, lei guarda il marito e gli dice:"era la mia pediatra".... volevo una pala per sotterrarmi

milo temesvar ha detto...

vorrei rivolgere un affettuoso pensiero alle schede perforate, quelle rettangolari; e naturalmente alle perforatrici di schede, nel senso di signore che ci facevano i buchi, tramite apposita tastiera.

lazard ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
lazard ha detto...

Sull'essere umano si esagera sempre. E' moderato in effetti, secondo me. Non è mai né troppo contento, per quanto delle volte potrebbe proprio esserlo(in teoria). Né tanto meno è addolorato a dovere quando lo dovrebbe; in questo, è il grande centellinatore. Lo dico perché pur essendo soltanto un elettrodomestico, un meccanismo senza vita, l'omo ci mette dell'affezione sopra, SI affeziona all'oggetto, al computer, alla tastiera, alla lavatrice; lo fa alla sua maniera, certo, centellinandosi e centellinandola. Umanizza un po' tutto, nonostante non sia molto umano dopotutto, l'uomo. o proprio perché lo è troppamente. ghiribizzi della specie.
non so che ne pensi. io niente.
ciao