lunedì 27 dicembre 2010

passione barocca



http://www.youtube.com/watch?v=pcF-ICE_bJ4


Alla sua amante ritrosa

(To His Coy Mistress)


Ad aver tempo a sufficienza, e mondo,
non sarebbe peccato esser ritrosa.
Siederemmo, Signora, a pensar come
traversare il lungo giorno d'amore.
Voi, in India, trovereste lungo il Gange
rubini, mentre io, presso la foce
dell'Humber, gemerei. Da dieci anni
avanti del Diluvio vi amerei,
e, se vi piace, mi rifiutereste
fino alla conversione degli Ebrei.
Crescerebbe il mio amore vegetale,
più vasto degli imperi, e ancor più lento;
e impiegherei cent'anni per lodare
gli occhi, e per ammirar la vostra fronte;
duecento ad adorare ciascun seno,
e trentamila ancora per il resto;
un'era, quantomeno, per le membra
e un'ultima a mostrare il vostro cuore.
Signora, un tale stato meritate,
ed io non vi amerei per minor prezzo.

Ma sento sempre dietro le mie spalle
del Tempo il carro alato farsi presso;
e oltre giace, al di là di tutti noi,
la vastità deserta dell'Eterno.
Lì la vostra bellezza sarà persa
né una tomba marmorea farà eco
alla mia voce: sarà il verme a tendere
insidie alla purezza preservata,
in polvere l'antico vostro onore,
il mio ardore mutato tutto in cenere:
luogo recluso e nobile è il sepolcro,
ma poco adatto, io credo, per gli amplessi.

Ora che gioventù la vostra pelle
veste come rugiada mattutina,
ora che di passione il vostro spirito
trasuda fuochi rapidi a ogni istante,
ora, finché possiamo, dilettiamoci,
ora, amorosi uccelli da rapina,
d'un colpo divoriamo il nostro tempo,
per non languire in lenta consunzione.
Tutta la nostra forza e la dolcezza
raccogliamole in forma di una sfera,
che con un colpo rude lanceremo
sui cancelli di ferro della vita;
se non si può forgiare il nostro sole,
pure saremo noi a farlo girare.

Andrew Marvell (1621-1678)

1 commento:

amanda ha detto...

chi vuol esser lieto sia: di doman non c'è certezza