sabato 31 luglio 2010

habemus librum


Posso dire a mia discolpa che non è un testo a mio nome, ma un'antologia.
O che è solo una plaquette, una ventina tra poesie e prose poetiche, e che dunque, alla fin fine, gran danno non fa.
Oppure che, trattandosi di poesia, non lo leggerà nessuno, forse neanche parenti e amici. Tanto più che esce d'estate.
Però non ci sono scuse: d'ora in poi appartengo anch'io alla funesta schiatta degli scrittori pubblicati. Peggio: dei poeti pubblicati.
Ne faccio pubblica autocritica.
Con la mia testa sotto i vostri piedi.





(Poi, se proprio volete farvi del male, il libro è questo.)

5 commenti:

amanda ha detto...

:-) ma posso congratularmi lo stesso?

srmzgts ha detto...

congratulazioni ^_^

hzkk ha detto...

e non ti fermare

sergio pasquandrea ha detto...

grazie per le congratulazioni...
e quanto al non fermarmi... vedremo!

ghzk ha detto...

no, non ti fermare. è tutto qui.
ciao :)