Posso dire a mia discolpa che non è un testo a mio nome, ma un'antologia.
O che è solo una plaquette, una ventina tra poesie e prose poetiche, e che dunque, alla fin fine, gran danno non fa.
Oppure che, trattandosi di poesia, non lo leggerà nessuno, forse neanche parenti e amici. Tanto più che esce d'estate.
Però non ci sono scuse: d'ora in poi appartengo anch'io alla funesta schiatta degli scrittori pubblicati. Peggio: dei poeti pubblicati.
Ne faccio pubblica autocritica.
Con la mia testa sotto i vostri piedi.
(Poi, se proprio volete farvi del male, il libro è questo.)
5 commenti:
:-) ma posso congratularmi lo stesso?
congratulazioni ^_^
e non ti fermare
grazie per le congratulazioni...
e quanto al non fermarmi... vedremo!
no, non ti fermare. è tutto qui.
ciao :)
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