venerdì 8 maggio 2009

variante di valico


Fu dopo che cominciammo a salire di quota
e a incontrare corvi grigi e neri ai bordi della strada

fu dopo che le nuvole collassarono
dopo che ebbi imparato il raggio delle curve

ma soprattutto fu dopo che cominciammo a guardarla dallo specchietto
a sussurrare per non fenderle il sonno
insomma fu allora che mi dissi: l'aria si è fatta sottile
e intorno non c'è una casa né un palo della luce
solo alberi nudi

e l'amore non smette mai di cogliermi alla sprovvista

ma a te dissi soltanto: fra un po' il peggio è passato
e mi bastò che tu avessi sorriso.

5 commenti:

lillo ha detto...

adoro le poesie d'amore! ma devo dirti che per quello che ho letto di te non ci sono molto abituato alle "tue" poesie d'amore... sei molto più romantico di quel che sembra! chissà che ne pensa tua moglie? ma gliele fai leggere?
ne conosco tanti di poeti che per pudore non fanno leggere le proprie cose alle persone per cui le hanno scritte, e credo che sia un peccato... certo c'è anche il caso che tu non l'abbia scritta per tua moglie, nel qual caso mi rimangio tutto... ;-)

sergio pasquandrea ha detto...

Non gliel'ho ancora fatta leggere perché fa parte di una serie di cose che sto scrivendo, dedicate alla mia bambina (in realtà è di lei che parla la poesia), e in genere non mi piace far leggere cose che non sono finite; non al diretto interessato, perlomeno.
Anzi, spesso mi capita che, se lo faccio, poi mi passa la voglia di finirle.
Per fortuna lei non frequenta molto internet e quindi non credo che la leggerà qui.

CalMaFdd ha detto...

Approdo qui passando da Garufi e... molto bella (potrei dire di più, e magari anche meglio, ma non ne ho il tempo; l'urgenza era quella di dire "molto bella", e basta)

sergio pasquandrea ha detto...

Grazie, CalMa.

ghzk ha detto...

la neve bambina in alta quota. salva, fresca..