giovedì 9 ottobre 2008

Mina Agossi, "Simple Things"



Sto ascoltando "Simple Things", l'ultimo disco di Mina Agossi.
La tracklist spazia da composizioni originali a standard (il classico degli anni '20 A Good Man Is Hard To Find, un caposaldo del vocalese come Twisted), fino a cover rock (Money dei Pink Floyd, 1983 di Hendrix).

La Agossi è una cantante
modernissima senza bisogno di darlo a vedere per forza, capace di rileggere la tradizione senza timori reverenziali. Ha un modo di cantare apparentemente svagato, noncurante, eppure è capace di imporre la sua personalità su qualunque cosa tocchi.
Gli originali, poi, rivelano una penna davvero difficile da incasellare.
Se tanto mi dà tanto, potrebbe diventare una delle figure più interessanti della vocalità jazz del prossimo millennio.
Questa è lei che canta "Voodoo Child".

Nessun commento: