Conosci le foche del lago Bajkal
arrivate per strade misteriose
a duemila chilometri dal mare
prigioniere dei monti e della steppa.
Forse quando muoiono i loro corpi
vanno a stratificarsi sul fondale
milleseicentoquarantadue metri
sotto la superficie. All'altro apice
della catena alimentare un piccolo
crostaceo del genere Epischura
costituisce una biomassa da oltre quattro
milioni di tonnellate e non sopporta
altre acque che quelle del Bajkal.
Quando il lago è ghiacciato le foche
partoriscono i camion attraversano
il ghiaccio spesso fino a un metro e mezzo
il plancton vortica nelle acque nere
e l'omul si affumica nelle yurte.
Nessuno ha capito se quelle foche
erano lì quando il Bajkal ancora
era parte dell'oceano primordiale
o se ci sono arrivate per vie
ormai scomparse e hanno imparato a vivere
in quella singolarità ecologica
quel gelido orizzonte degli eventi
fragili perfette senza memoria.
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4 ore fa
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