"Per me.. La corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca!!!" ("novantadue minuti di applausi...").
La scena ce l'avete tutti in mente, no? Ovviamente, dal punto di vista drammaturgico tutto è costruito perché noi simpatizziamo con gli impiegati, oppressi dal tirannico Professor Guidobaldo Maria Riccardelli.
La scena ce l'avete tutti in mente, no? Ovviamente, dal punto di vista drammaturgico tutto è costruito perché noi simpatizziamo con gli impiegati, oppressi dal tirannico Professor Guidobaldo Maria Riccardelli.
Sarebbe però
il caso di riflettere sul fatto che, oggettivamente, avrebbe ragione
Riccardelli e che la rivolta di Fantozzi (e dei suoi compagni che
costringono il capo a guardare Giovannona Coscialunga, L'esorciccio e La polizia si incazza) è in realtà la rivincita dei mediocri. E anche vigliacchi, perché al primo fumogeno si arrendono e tornano più servi
di prima. Forse proprio perché nessuno ha loro insegnato che La
corazzata Kotiomkin può essere un grande film, se non è imposto dal
capoufficio.
In quella scena c'è già tutta l'Italia craxiana, berlusconiana e post-berlusconiana. Il trionfo del trash, l'esibizione del becero, la marginalizzazione e neutralizzazione degli intellettuali, l'ignoranza come arma di dominio.
E c'è anche tutta l'etica del web e di Facebook: quella dei pirla che fanno passare la propria nullità culturale per indipendenza di pensiero.
In quella scena c'è già tutta l'Italia craxiana, berlusconiana e post-berlusconiana. Il trionfo del trash, l'esibizione del becero, la marginalizzazione e neutralizzazione degli intellettuali, l'ignoranza come arma di dominio.
E c'è anche tutta l'etica del web e di Facebook: quella dei pirla che fanno passare la propria nullità culturale per indipendenza di pensiero.
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