domenica 9 marzo 2014

perdona la confusione (tre poesie di Massimiliano Bardotti)



Tu pensi al futuro
io ti amo adesso.
Le previsioni del tempo annunciano neve.
I miei scarponi sono in cantina
ho paura del buio.
Mi verrà un raffreddore.
Mi presti il tuo maglione?
Il dolore è liquido
mi sporchi la maglietta col mascara.
Il mio amore è confettura
tu odi i cibi estremi.
Stringimi la mano
i tuoi occhi fanno paura.
Le unghie finte mi mettono tristezza
le tue natiche di panna mi annoiano.
Il futuro è arrivato
un tempo ti amavo.


* * *


Perdona la confusione dei letti singoli.
Il mio cardigan bottoni blu
ha perso carattere.
Indosserò una giacca lillà
in città col cappello in mano
turisti protagonisti
del musical sugli immigrati.
I tuoi passi di danza sono migliori:
non sei stata scritturata.
Il talento rende meno del seno al silicone.
Quanta fantasia ti è rimasta?
Potremmo amarci là
nel cantiere dei romeni.
Lo faremo come i cani
e non ci vedremo mai più.


* * *


La tua faccia spunta dal finestrino del treno
il tuo deodorante macchia la maglietta.
Scuoti la mano
simbolo del saluto.
Seguo il suo oscillare
rapito dal gesto.
La macchina di ferro sbuffa
la dentiera del capostazione ha i brividi.
Tentenna una signora
l’ultimo passo prima di salire.
La macchina di ferro ha un sussulto
la tua mano non smette di oscillare.
Ho il terrore di non uscire da questa scena.
Sudore ascellare
deodorante in imbarazzo.
La traccia accanto al seno
stanotte sognerò.
L’abbandono
l’incubo ricorrente.
Sei felice mentre ti allontani
libera.
I finali tristi hanno più dignità.
Risucchiata dal sedile ti immagino svanire.
Con mani in tasca imbocco una strada
chino la testa
bavero alla via col vento
da condannato il passo.
Sei lontana ormai.
Nell’aria l’odore volgare del tuo deodorante.


2 commenti:

amanda ha detto...

non ha occhi per la bellezza

sergio pasquandrea ha detto...

diciamo che qui sta guardando il rovescio della medaglia.