giovedì 28 novembre 2013

il merito e la potenza



“Nell'unione dei sessi ciascuno concorre egualmente allo scopo comune, ma non alla stessa maniera. Da ciò nasce la prima diversità determinabile nell'ambito dei rapporti morali dell'uno o dell'altro. L'uno dev'essere attivo e forte, l'altro passivo e deboe; è necessario che l'uno voglia e possa, sufficiente che l'altro offra poca resistenza.
Stabilito questo principio, ne consegue che la donna è fatta soprattutto per piacere all'uomo. Se è vero che l'uomo deve a sua volta piacerle, questa è una necessità meno immediata: il suo merito è nella sua potenza; egli piace per il fatto stesso che è forte. Non è questa la legge dell'amore, lo ammetto, ma è quella della natura anteriore all'amore stesso. […]
Non v'è alcuna parità tra i sessi quanto alle conseguenze derivanti dalla loro diversità. Il maschio è maschio solo in determinati momenti, la femmina è femmina per tutta la vita, o almeno per tutta la sua giovinezza: essa è continuamente assoggettata alle esigenze del proprio sesso […].
Il rigore dei doveri reciproci esistenti tra i due sessi non è e non può essere il medesimo. Quando la donna si lamenta a questo riguardo dell'ingiusta ineguaglianza con cui l'uomo li valuta, ha torto; tale ineguaglianza non è un'istituzione umana, o almeno non è opera del pregiudizio, ma della ragione: tocca a quello dei due cui la natura ha affidato la responsabilità dei figli di risponderne all'altro. […]
Tutta l'educazione delle donne dev'essere in funzione degli uomini. Piacere e rendersi utili a loro, farsene amare e onorare, allevarli da piccoli, averne cura da grandi, consigliarli, consolarli, rendere loro la vita piacevole e dolce: ecco i doveri delle donne in ogni età della vita e questo si deve loro insegnare fin dall'infanzia.”

J.-J. Rousseau, “Emilio o dell'educazione”

1 commento:

amanda ha detto...

Comincio dalle donne che conosco io o da quelle come la Biancofiore, che pure esistono numerose?
Comincio dal fatto che aver imparato ad aver cura del prossimo non è una cosa di cui mi lamento e che se tutti imparassero ad aver cura del prossimo vivremmo sicuramente in una società migliore, ma che il tipo di donna che si butta nelle braccia del ricco non interessa minimamente la cura del prossimo, così come non interessa all'uomo ricco? La parità tra i sessi e ben aldilà da venire e pure la giustizia sociale