giovedì 8 dicembre 2011

le dieu des détails


Vorrei poter pensare di avere assolto a tutti i doveri
oggi
in primis quello del respiro
poi quelli generici verso il mondo intero
potrei di conseguenza reclamare il diritto

a uno di quei silenzi

uno di quelli che un tempo avresti veduto zampillare
dal dito affusolato di un angelo
annunciante
o raggrumarsi nella sostanza catramosa di un chiaroscuro
un silenzio da brocca da liuto da cucurbitacea
una quiete fiamminga in cui l'unico raggio di luce illumini
con noncurante precisione
l'unico dettaglio rivelatore
l'intervallo mielato fra le tue labbra semiaperte
la forma della mia guancia
in attesa

sul versante in ombra del tuo seno.

3 commenti:

antonio lillo ha detto...

sei proprio innamorato! :)
ma quando leggo di silenzio mi si spalanca il cuore, non sai quanto lo desidero e non riesco a ottenerlo che con molta difficoltà e a orari improbabili...

sergio pasquandrea ha detto...

figurati io, con due bambini piccoli...
comunque, a costo di dire una banalità: il silenzio è soprattutto una dimensione interiore.

amanda ha detto...

un silenzio Vermeriano?

comunque mi piace questo silenzio dipinto e sensuale