E dopo, la ricomposizione.
I corpi riprendono i loro confini.
Queste gambe, ad esempio, sono le mie.
Le tue braccia ti riportano in te.
I cucchiai delle nostre dita, le labbra
riconoscono il loro possessore.
Le lenzuola sbadigliano, una porta
insensatamente sbatte
e nel cielo, cantilenando
un aereo scende.
Niente è cambiato, se non che
c’è stato un momento in cui
il lupo, il lupo mercante
che sta fuori dal sé
si è sdraiato sereno, e si è messo a dormire.
Maxime Kumin
3 commenti:
bellissima! semplicemente...
caspita quanto è vero !
magnifica
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