può darsi che sia così, ma il discorso sembra presupporre che tutti facciano delle letture, e soprattutto che poi sentano il bisogno di applicarle nella vita...non si tiene conto di chi legge e lascia scorrere i significati, dimenticandoli dopo pochi minuti, o di chi non legge affatto... o forse il senso è un altro: delle tante letture che facciamo, la vita ci lascia occasione di applicare solo le più cattive, non trovando spazio per le migliori, per le più colte, perchè quelle rimangono solo idee nella mente, troppo elevate per immergersi nel quotidiano...
veramente, alessandro, io intendevo dire che le cose che avvengono nelle nostre vite somigliano (spontaneamente, senza che noi ci mettiamo del nostro) a quelle che si leggono nei peggiori romanzi.
ah, ok...grazie della spiegazione, evidentemente avevo frainteso;) allora così il senso globale mi giunge molto più umano e amaro, succedono le cose peggiori, non c'è da sperare che la nostra vita vada come un buon romanzo, sarebbe troppo perfetta...
Sarebbe ora di cominciare a dire una cosa che, per chi conosce bene Calvino, è assolutamente chiara, ma che mi pare non lo sia in generale: ...
disclaimer
Questo è un blog. Viene aggiornato senza alcuna periodicità (ogni settimana, o ogni giorno, o magari più volte al giorno), ad assoluto arbitrio del suo autore. L'autore non è iscritto all'ordine dei giornalisti e non viene retribuito per i contributi pubblicati. Si riserva di parlare di qualunque argomento ed è personalmente responsabile delle opinioni qui espresse. Questo blog non è una testata giornalistica, ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001. I materiali pubblicati sono di proprietà dell'autore, oppure di pubblico dominio. Se qualcuno ritiene di poter vantare diritti su di essi, è pregato di contattare l'autore. Buona lettura.
5 commenti:
può darsi che sia così, ma il discorso sembra presupporre che tutti facciano delle letture, e soprattutto che poi sentano il bisogno di applicarle nella vita...non si tiene conto di chi legge e lascia scorrere i significati, dimenticandoli dopo pochi minuti, o di chi non legge affatto...
o forse il senso è un altro: delle tante letture che facciamo, la vita ci lascia occasione di applicare solo le più cattive, non trovando spazio per le migliori, per le più colte, perchè quelle rimangono solo idee nella mente, troppo elevate per immergersi nel quotidiano...
certe vite sono scritte da cattivi scrittori, altre da scrittori cattivi
veramente, alessandro, io intendevo dire che le cose che avvengono nelle nostre vite somigliano (spontaneamente, senza che noi ci mettiamo del nostro) a quelle che si leggono nei peggiori romanzi.
ah, ok...grazie della spiegazione, evidentemente avevo frainteso;)
allora così il senso globale mi giunge molto più umano e amaro, succedono le cose peggiori, non c'è da sperare che la nostra vita vada come un buon romanzo, sarebbe troppo perfetta...
perché no...
:)
Posta un commento