venerdì 29 aprile 2011

recensioni in pillole 103 - "Tex Willer. Il romanzo della mia vita"

Mauro Boselli, Tex Willer. Il romanzo della mia vita, Mondadori 2010 (223 pp., 17 euro)

Ci sono due tipi di potenziali lettori per questo libro: quelli che non hanno mai letto Tex e quelli che sono cresciuti cavalcando con lui e con i suoi tre pards fra il trading post di Kayenta, la Sierra Nevada e il Deserto Dipinto.
I lettori del primo tipo troveranno una narrazione western svelta ed efficace, con elementi horror a speziare la trama avventurosa.
I lettori del secondo tipo (tra i quali si annovera il vostro affezionato blogger) potranno adottare due modalità di approccio: aspettarsi che il romanzo rifletta in tutto e per tutto il fumetto, e provare quindi disappunto nel riscontrare variazioni e discrepanze; oppure accettare che il processo di transcodifica comporti gli indispensabili riaggiustamenti, e quindi calarsi nell'operazione architettata da Mauro Boselli.
Il quale, per chi non lo sapesse, è uno dei più abili e indaffarati sceneggiatori bonelliani e, da qualche anno a questa parte, autore principale delle avventure di Tex (oltre che appassionato di vecchia data del Ranger).
“Tex Willer. Il romanzo della mia vita” parte del più classico dei pretesti: siamo nel 1899 e un giornalista di Chicago va in Arizona per intervistare una leggenda del vecchio West. Un Tex Willer ormai avanti con gli anni gli racconta la propria vita: la giovinezza da fuorilegge, il matrimonio indiano, l'ingresso nel corpo dei Texas Rangers, l'elezione a capo dei Navajos, gli incontri con amici (Jim Brandon, Montales, Gros-Jean, El Morisco) e nemici (Mefisto, i machiavellici Brennan e Teller, la diabolica Mitla).
Le vicende sono, ovviamente, soltanto una minimissima parte di quelle contenute in sessantatré anni di gloriosa vita in strisce, tavole e balloons. Ma è la prima volta che le sentiamo narrate (e le vediamo vissute) direttamente dagli occhi e dalla voce del protagonista.
Alcuni fans texiani l'hanno odiato. A me è piaciuto.

Nessun commento: