giovedì 27 gennaio 2011

carne fresca


Era effettivamente una delle caratteristiche del fascismo quella di sopravvalutare la giovinezza, di farne un valore, un fine in sé, un'ossessione quasi pubblicitaria. Un movimento giovane, di giovani, per i giovani, questo era lo slogan più spesso ripetuto in Italia. E si deve convenire che la vita politica fascista ha qualcosa d'infantile, voglio dire che si manifesta a un livello che la mette alla portata dei più giovani con le sue perpetue sfilate, le sue feste, i suoi falò, le sue adunate, le sue organizzazioni giovanili.
[...]
Il nazismo innestandosi in tutta questa "giovanifilia" l'aggrava con raffinamenti maniacali. Poiché, ormai, ci si interessa ai ragazzi sin dalla loro più giovane età - non si voglion più solo dei piccoli soldati, è in causa la sostanza biologica della nazione carnale - la giovanifilia inclina alla pedofilia. E per sovrappiù si avvantaggeranno determinati caratteri fisici. La carne fresca per essere buona deve essere bionda, azzurra e dolicocefala, e ha il suo opposto in una cattiva carne bruna, nera e brachicefala. Il seguito mostrò che l'una e l'altra carne eran votate dal sistema alla distruzione, la cattiva perché condannata a massacri, oppressioni e campi di sterminio, la buona perché plasmata come carne da cannone del Reich millenario.

(Michel Tournier)

1 commento:

amanda ha detto...

sta passione per la carne fresca che si perpetua nel tempo fa venire voglia di diventare vegetariani