mercoledì 27 ottobre 2010

l'amore d'inverno



http://www.youtube.com/watch?v=W0zSyrObgG0


A che pro (mi dico) smuovere la polvere
provare a cancellare le impronte
digitali le striature del calcare?
È inverno è il tempo dei vapori della
macerazione
adesso bisogna porre mente ai dettagli
osservare con molta cura i colori da cui
si staccheranno le ultime foglie. Hai visto mai potremmo
una volta tanto portare indietro qualcosa
di questa trasparenza che ci fa tanto smaniare.
È stato così anche allora
tutto derivò dall'aver serbato a lungo
la pelle intatta
e dall'averla ritrovata – comunque. Tutto
era già in quello spazio elastico
(invernale non a caso lo era anche allora) salivi con la sciarpa arancione
fino alla densità d'acquario dei nostri sei metri quadri
e non ci voleva molto a ritrovare l'assetto precisamente
come l'avevamo lasciato. Sono cose (il tuo odore ad esempio
non dico tutto – certe pieghe in particolare del tuo corpo) che resistono all'acqua
e ai detergenti c'è poco da fare.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella, sì.
db

sergio pasquandrea ha detto...

grazie...

lil ha detto...

per un attimo (ho letto il testo prima della canzone) ho pensato: possibile che conte abbia scritto una cosa così bella??

e invece no, era tua! tutto perfetto :)

(ps. conte scrive cmq delle cose fighissime, non vorrei essere frainteso)...

amanda ha detto...

osservare con molta cura i colori da cui
si staccheranno le ultime foglie

mi piace molto questa inversione di prospettive.
ci sono davvero cose che resistono a tutto, al dolore, al tempo e perfino al desiderio di dimenticare.

e poi per un attimo ho fatto anch'io l'errore di Lillo.
Bella davvero Sergio :)

hzkk ha detto...

ah, la prima neve. mi hai fatto tornare in mente la prima neve. non una macchina, non una persona. potresti udire staccarsi quelle foglie..