giovedì 3 settembre 2009

metamorfosi

Senza parole. Solo musica.







2 commenti:

lillo ha detto...

caspita, ti piace propri questa canzone...

sergio pasquandrea ha detto...

La canzone è molto bella, e l'ho (ri)scoperta, quasi per caso, qualche tempo fa.
Ma la cosa più affascinante è vedere come lo stesso pezzo si trasforma nelle mani di musicisti diversi: la versione di Diana Krall è carina ma anche un po' leziosa, quella di Chet è asciutta, disperata, quella di Nina Simone geniale ed estrosa, quella della Joplin completamente stravolta... E ce ne sono decine di altre versioni (Ella Fitzgerald, Stan Getz, Louis Armstrong, Keith Jarrett).
C'è anche un bell'articolo di Luca Bragalini sull'ultimo numero di Jazzit che ne parla.