mercoledì 15 luglio 2009

diario d'estate 1 - arrivo

Era da parecchio che non sentivo più l'impulso di tenere un diario.
Durante questa vacanza è successo.
Pubblico il pubblicabile...



Domenica 28 giugno
Partenza con la pioggia. Autostrada, 600 km tra sole e acquazzoni.
La bambina dorme; viaggiamo in silenzio, senza musica, parlando per sussurri.
Scendo aggranchito da sei ore di guida.

Passeggiata per il campeggio semivuoto. Qualche coppia di austriaci, gentilissimi, con i bambini dalla pelle abbronzata e i capelli di un bianco albino.


Lunedì 29 giugno
Mattinata indolente, pennica postprandiale.
Poi a Grado, con la pioggia. La bambina percorre decisa la navata del duomo, arriva di fronte all'altare, si volta e solleva la gonna, mostrando tutta orgogliosa il pannolino.

Uno scoiattolo smilzo, nero con il ventre bianco, usa il tetto del bungalow di fronte come passerella fra il leccio e il pino marittimo. Lo osserviamo passare più volte, con l'aria affaccendata.


Martedì 30 giugno
Laguna di Grado.
Acqua calda e salmastra, diversa da quella che conosco. Verde, densa, popolata da minuscoli granchietti che fanno il solletico sui piedi.
L'orizzonte è segnato da lingue di sabbia e macchia mediterranea. Sabbia dura e grigia, che dopo i passi rimane sospesa in aria come polvere.

Le parole dei libri risuonano nello spazio aperto fra terra e acqua.
Apprendo dalla radio del bar di una sciagura ferroviaria. Viareggio, almeno 10 morti.

Una coppia di inglesi sui cinquant'anni: lui biondo e un po' imbolsito, lei sempre a seno nudo, la pelle secca, la carne piena di tendini.

Finito di leggere “Don Segundo Sombra”.

La bambina è irrequieta, dorme con noi sul lettone. Prima di addormentarsi canta e gioca a lungo con la propria ombra; se spegniamo la luce scoppia in un pianto isterico. Si addormenta alle tre, prona, con i piedi verso la testata del letto.
Alle quattro mi sveglio con una forte sensazione di allarme. Apro gli occhi e vedo la bambina che rigirandosi nel sonno è arrivata alla sponda del letto e sta per fare l'ultima capriola che la porterà nel vuoto. Mi tuffo a pesce ma non riesco a impedire che batta il braccio e la fronte sul pavimento. Per fortuna il letto è basso. Le si forma un piccolo bernoccolo. Si addormenta singhiozzando fra le braccia della mamma.

6 commenti:

lillo ha detto...

un martedì pieno di funesti presagi e piccole sciagure... attendo con ansia il seguito... ma perchè le turiste a seno nudo capitano sempre agli altri? cmq meglio lo scoiattolo... li adoro, forse perchè da ste parti non se ne vedono e per me è una continua novità, come i grandi fiumi...

straniero ha detto...

sembra l'inizio di una vacanza da incubo..
...
"Le parole dei libri risuonano nello spazio aperto fra terra e acqua" - quanto mi piace questa frase...

straniero ha detto...

quali libri ?

straniero ha detto...

non so perchè ma mi è venuto in mente "In Patagonia"..Forse per il senso di estraneità che trasmetti. Estraneità rotta dalla bambina.

sergio pasquandrea ha detto...

@antonio
Se ti può consolare, l'inglese in topless era decisamente brutta.

@straniero
Dei libri parlerò più avanti...
La vacanza è stata un incubo per certi aspetti, bellissima per altri. Forse è per questo che mi è venuta voglia di scriverne.

ghzk ha detto...

"Acqua calda e salmastra, diversa da quella che conosco. Verde, densa, popolata da minuscoli granchietti che fanno il solletico sui piedi" - sei sponsorizzato dalla regione Friuli Venezia Giulia ?