Davide Toffolo, “Pasolini”, Coconino Press 2005, 151 pagg., 14 €
“La biografia, genere pernicioso”, scrivevo qualche giorno fa recensendo un altro fumetto, guarda caso anche quello della Coconino Press. E tanto più pernicioso se il soggetto è Pier Paolo Pasolini, e non sto nemmeno a spiegare il perché.
Meno male che Davide Toffolo (classe 1965, friulano come PPP, fumettista ma anche leader della band punk dei Tre Allegri Ragazzi Morti) sceglie di non fare una biografia, ma piuttosto la cronaca del suo incontro con Pasolini.
Ora, che Davide Toffolo possa aver incontrato Pasolini può darsi, ma l'incontro raccontato nel fumetto avviene nel 2002, e il protagonista è un tizio conosciuto su internet, che si fa chiamare “sig. Pasolini”, è identico a PPP nell'aspetto e nella voce e parla citando le parole originali di PPP in saggi e interviste. Un mitomane? Un'allucinazione di Toffolo? Chissà, e comunque non importa.
Quel che importa è che il fumetto è un confronto di Toffolo con Pasolini, con il suo scandalo, la sua poesia, le sue provocazioni. Toffolo ripercorre i luoghi di PPP, conversa con il sig. Pasolini e inserisce di straforo una serie di sogni, visioni, scene simboliche che culminano in un sacrificio cruento in cui Toffolo, letteralmente, smembra Pasolini.
Opera intellettuale? Cervellotica? Simbolismo astruso? Neanche per idea. Perché Toffolo riesce a raccontare tutto ciò in maniera lineare, spoglia, priva di qualunque autocompiacimento, con un segno scarno, bianchi e neri netti sfumati da retini e mezzetinte. Raggiungendo così il risultato secondo me più eccezionale dell'opera di PPP: fondere il più astratto intellettualismo con la fisicità più carnale.
“Forse l'ho trovato”, pensa nel finale il Toffolo-personaggio, “di sicuro lui ha trovato me”.
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1 commento:
Bellissimo libro. Come sempre Toffolo non delude.
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