giovedì 1 gennaio 2009

fotogrammi del 2008


Mia figlia che comincia a camminare, sorridere, ridere, parlare, giocare.
Il crollo delle borse, il sollievo per non aver acceso mutui quando ho comprato casa.
Il disastroso ingresso di un hacker nella mia casella e-mail e nel mio account di eBay.
Il diesel allo stesso prezzo della benzina.
Berlusconi di nuovo al potere.
Bombe a Istambul, terroristi suicidi in India, bombardamenti sui civili a Gaza, guerra in Congo, guerra in Georgia, epidemia di colera in Zimbabwe, monaci tibetani uccisi da soldati cinesi, studenti greci massacrati da poliziotti greci, un politico italiano che incita a pestare gli studenti, terremoto in Cina, ciclone in Birmania; altri massacri di minore entità qua e là per il pianeta.
Una mattinata a casa di Ramberto Ciammarughi, ad Assisi, a parlare di musica, letteratura, cinema, filosofia.
Una collega di mia moglie che commenta il terremoto in Cina affermando allegra che “almeno ci han tolto dalle palle un po' di quei cinesi di merda”.
Il suicidio della Sinistra italiana.
A passeggio per Amsterdam, prendo un vicolo e sbuco nel bel mezzo del quartiere a luci rosse: una piazza circolare, con al centro una chiesa e tutto intorno le vetrine con le prostitute. Fanno guizzare la lingua tra le labbra fosforescenti, agitano i culi nei tanga, strofinano l'inguine contro il vetro. Ce n'è una sui trent'anni, slanciata, con i capelli biondi e la pelle da slava. Siede su uno sgabello alto, con le gambe accavallate e le mani giunte in grembo, indossa una vestaglia di pizzo, biancheria candida, zatteroni e degli occhialini da professoressa. Per un attimo, mi guarda seria, come una segretaria che accoglie un cliente di riguardo.
Il primo nero alla Casa Bianca.
Elena al mare che si guarda le mani sporche di sabbia e ride.
Il graduale e parziale spegnimento della mia furia anticlericale.
La rottura dell'ultimo legame con la generazione precedente a quella dei miei genitori; e anche degli ultimi lacci che mi legavano alla Puglia.
Parlare a un convegno di linguistica, a Malta, con 38 di febbre, il pavimento che balla sotto i piedi e un alveare pieno di vespe incazzate proprio dietro la fronte.
Bilancio delle poesie scritte: tre. Due a gennaio, una a maggio.
In piscina con mia figlia di sei mesi. Massaggiarla con olio profumato dopo il bagnetto.Vederla calmarsi, sorridere, poi addormentarsi.
Il Francis Scott Key Bridge a Georgetown, Washington D.C., alle sette del mattino, con il sole che sorgeva sul Potomac.
Appresa in ritardo, la morte di Claudio Capone. Chi era Claudio Capone? La voce di Quark: questa, per intenderci. Talmente “voce” che quando l'ho visto di persona sembrava doppiato da se stesso. Quasi un amico, anche se non l'avevo mai conosciuto.
Anno estroiettivo.

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