Condivido la scoperta che ho appena fatto, passando per caso in libreria.
L'editore Arcana ha ristampato la mia "Breve storia del pianoforte
jazz", uscita in origine nel 2015 e passata pressoché sotto silenzio,
tranne per quegli happy few che l'hanno letta.
Sapevatelo. E, se volete, approfittàtene.
martedì 11 settembre 2018
giovedì 6 settembre 2018
una poesia di Debussy
Greto
Cadono i crepuscoli sul mare,
seta bianca ed esile.
Le onde, simili a piccole folli,
ciarlano, ragazze all'uscita di scuola,
tra il fusciare delle vesti,
seta verde iridata!
Le nuvole, solenni viandanti,
concordano la prossima burrasca,
e davvero è uno sfondo troppo solenne
da acquerello inglese.
Le onde, le piccole onde,
non sanno più dove mettersi,
perché ecco il maligno acquazzone,
frusciare di gonne svolazzanti,
seta verde impazzita!
Ma la luna, che tutti compatisce,
porta pace nel grigio conflitto
e lenta carezza le piccole amiche
che s'offrono come labbra d'amanti
al bacio tiepido e bianco.
Poi, più nulla...
Solo le tarde campane
di chiese fluttuanti!
Angelus delle onde,
seta bianca acquietata!
Claude Debussy - da «Proses Lyriques», 1892
(traduzione mia)
* * *
Grève
Sur la mer les crépuscules tombent,
soie bianche effilée.
Les vagues, comme de petites folles,
jasent, petites filles sortant de l'école,
parmi les froufrous de leur robe,
soie verte irisée!
Les nuages, graves voyageurs,
se concertent sur le prochain orage,
et c'est un fond vraiment trop grave
à anglaise aquarelle.
Les vagues, les petites vagues,
ne savent plus où se mettre,
car voici la méchante averse,
froufrous de jupes envolées,
soie verte affolée!
Mais la lune, compatissante à tous!
vient apaiser ce gris conflit
et caresse lentement ses petites amies
qui s'offrent comme lèvres aimantes
à ce tiède et blanc baiser.
Puis, plus rien...
Plus que les cloches attardées
des flottantes églises!
Angélus des vagues,
soie blanche apaisée!
lunedì 3 settembre 2018
lo strano, oscuro potere
Versi al risveglio
Alle piccole membra di questi versi ancora
pende rugiada notturna.
Dalla muta sorgente, a cui i cavalli
abbevera il mattino,
li ho tratti.
Tremano ancora, come appena desti.
L’occhio vacilla ancora, come privo di senso,
se non quello dello strano, oscuro potere,
che laggiù, nell’abisso, vive.
* * *
Verse beim Erwachen
Alle piccole membra di questi versi ancora
pende rugiada notturna.
Dalla muta sorgente, a cui i cavalli
abbevera il mattino,
li ho tratti.
Tremano ancora, come appena desti.
L’occhio vacilla ancora, come privo di senso,
se non quello dello strano, oscuro potere,
che laggiù, nell’abisso, vive.
Christian Morgenstern (1871 – 1914)
traduzione mia
traduzione mia
* * *
Verse beim Erwachen
An dieser Verse kleinen Gliedern hängt
noch Tau der Nacht.
Ich hab’ sie aus dem stummen Born, darin
der Morgen seine Pferde tränkt,
heraufgebracht.
Sie frösteln noch, als eben erst erwacht.
Ihr Auge flackert noch, als ohne Sinn,
denn den der fremden, dunklen Macht,
die drunten in der Tiefe wohnt…
noch Tau der Nacht.
Ich hab’ sie aus dem stummen Born, darin
der Morgen seine Pferde tränkt,
heraufgebracht.
Sie frösteln noch, als eben erst erwacht.
Ihr Auge flackert noch, als ohne Sinn,
denn den der fremden, dunklen Macht,
die drunten in der Tiefe wohnt…
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