giovedì 21 luglio 2016

l'occhio di Dio_tre poesie di Rómulo Bustos Aguirre

Della difficoltà di acchiappare una mosca

La difficoltà di acchiappare una mosca
è dovuta alla complessa composizione del suo occhio

È il più simile all'occhio di Dio

Attraverso una rete di minuscoli ocelli
può osservarti da tutti gli angoli
sempre pronta al volo

Sembra che il grande occhio della mosca
non distingua i colori

Probabilmente non distingue nemmeno fra te
che cerchi di acchiapparla
e i resti putrefatti su cui si posa

* * *

Dattiloscopia

Proprio quando muovi il filo con il dito
appare il ragno con tutte le sue zampe, il suo addome, i suoi peli
e i suoi occhi quasi ciechi

Esamina attentamente il tuo dito
i meandri senza centro apparente della tua impronta
l'unghia incurvata e aggressiva, la piccola sporcizia che vi si accumula
Le pelli che si sono indurite a entrambi i lati e sembrano
piccoli corni, è quanto di più familiare gli risulta
Ma non riesce a intuire il resto misterioso su cui ti estendi
con tutte le tue zampe, il tuo addome, i tuoi peli e i tuoi occhi quasi ciechi

Gli appari come una preda strana

Troppo evidente per poterla ignorare
troppo ipotetica per poterla mangiare

Decide che tu devi essere Dio o qualcosa di simile
e si acquatta di nuovo ad aspettare un insetto meno complicato
più pulito e digeribile

* * *

Sacrificale

Il macellaio ha la lingua sciolta
quando parla delle bontà di ognuna delle carni dell'animale. Quasi
assapora le parole.
Il cliente indica un punto esteso nel disegno che è esibito sulla parete
dove sapientemente appare selezionato l'animale nelle sue diverse parti
per la golosa guida del mangiante
Senza dubbio il mangiato non è stato consultato sulla pubblicità
dei suoi visceri
Ah, il mangiatore
Con i suoi bei canini, i suoi raggianti incisivi e i suoi 356 molari

Ma c'è una certa torva beatitudine nella lentezza con cui, a volte, il macellaio
strappa una controfodera, contempla in controluce e separa delicatamente
un pezzo di pelle
Forse, in quegli istanti, qualcuno dentro di lui fantastica: qualche giorno
un arcangelo distratto, confuso nel tempo, verrà e mi libererà
da questo sporco grembiule, fermerà la mia mano nell'aria del mattino
e dirà folgorante:
basta, la tua fede è stata già messa alla prova
Il cliente, appoggiato al bancone, lo guarda con trepidante fulgore
E il fantasticatore vorrebbe indagare sei forse tu il mio liberatore?
ma dice offerente: noce o girello?

Adesso, il macellaio canticchia pigramente mentre pulisce i suoi enormi coltelli


Rómulo Bustos Aguirre 
(nato a Santa Catalina de Alejandría, Colombia, nel 1954)

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