venerdì 10 gennaio 2014

allegro (ma non troppo)

Tutto è nato da un post su FaceBook. Questo:



Il post, chiaramente, era semiserio. E semiseria è stata la discussione che ne è seguita, della quale riporto qualche stralcio.

Marco: 
"«dolore», «poesia» e «poeta». Non c'è quasi poesia che abbia letto su Web quest'anno che non le contenesse."

Antonio:
"beh, non per nulla poesia fa rima con malinconia"

Sergio:  
"fa rima anche con allegria
(e con acciaieria, amnesia, rupia, anarchia, anatomia, apatia, borghesia, bugia, chirurgia, cortesia, carestia, follia, fobia, miopia, pazzia, mania, simmetria e trattoria)"

Marco:
"La luna è chiara, / La notte è cheta. / Spara al poeta! / Spara al poeta!"

Sergio:
"chiara è la luna / cheta è la notte / càrcalo di botte! / càrcalo di botte!"


Stefano:
"aggiungerei: sangue, abisso, anima"


Lucia:
"pure caledoscopio, no?"


Marcello:
"Parole da usare invece: ippopotamo, termosifone, lavastoviglie"


Pierluigi:
"...nonchè 'derattizzazione, abbonamento, leptospirosi'"


Sergio:
"non ci sono limiti. come diceva Valerio Magrelli, l'unica cosa ASSOLUTAMENTE PROIBITA sono i gabbiani al tramonto. lì, la poesia è morta."




... insomma, ci si diverticchia.
Però, siccome a me le sfide piacciono, ho deciso di usarle sul serio, le parole suggerite. E anche qualcuna di quelle proibite.
Questo è il risultato.

* * *

Teleidoscopio

Fra il termosifone e la lavastoviglie
secerne il cartone del latte
la sua tristezza d'ippopotamo.
È scaduto l'abbonamento, penso,
e il comune si appresta a derattizzare.
La leptospirosi del resto sta diventando
un problema serio. Niente gabbiani in vista
né tramonti. Dall'olio emerge la melanzana
orlata di muffa traslucida.

1 commento:

amanda ha detto...

il cartone del latte ippopotamo per me è già un mito, mentre consiglio di lavare il frigo con l'aceto: meno muffe ;)