Quello che seguì fu una sinfonia di gemiti, ululati, ruggiti, ritmati dalla sponda del letto che sbatteva orgiasticamente contro il muro. Gli altri cinque coinquilini, in soggiorno, assistevano allibiti
Ecco, per dire che questo blog è casa mia, ma i miei lettori sono i miei coinquilini, e io non vengo a sbandierare i fatti miei in pubblico.
Detto questo, una cosa però la dico. Sto ricominciando a tirare il fiato. Gli ultimi mesi sono stati frenetici, fra scuola, impegni con l'università, articoli da scrivere, conferenze da preparare. Il blog ha continuato ad uscire quotidianamente, o quasi, ma i pezzi di largo respiro latitano, ormai da tempo.
Adesso - lo dico incrociando le dita - il peggio sembra essere passato.
Sarebbe forse ora di impegnarmi. Ad esempio, avrei un mezzo pensiero, che chissà se diventerà mai un pensiero intero, di riprendere qualcuna delle rubriche storiche. Che so, le recensioni.
Vi farò sapere.
4 commenti:
sapessi come latito io dal mio
direi che tu sei ampiamente giustificata
latitiamo in tre. peggio di una cosca :D
e comunque Cochi e Renato erano mitici
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