giovedì 3 marzo 2011

passaggi


- Padre, ci hanno ammazzato.
- Chi?
- Noi. Nel passare il fiume. Ci fischiarono le pallottole finché ammazzarono tutti.
- Dove?
- Là, a Paso del Norte, mentre ci abbagliavano le lanterne, quando stavamo traversando il fiume.
- E perché?
- Non l'ho saputo, padre. Si ricorda di Estanislao? Fu lui che mi montò la testa per andarcene di là. Mi disse com'era tutta la vicenda e ce ne andammo prima a México e da lì al Paso. E stavamo passando il fiume, quando ci fucilarono coi mauser. Mi girai perché lui mi disse: "Tirami fuori da qui, paisano, non mi lasciare". E allora era già a pancia in su, con il corpo pieno di buchi, senza muscoli. Lo trascinai come potei, a strappi, mettendomi da un lato delle lanterne che ci illuminavano cercandoci. Gli dissi: "Sei vivo?", e lui mi rispose: "Tirami fuori da qui, paisano". E poi mi disse: "Mi hanno beccato". Io avevo un braccio rotto per il colpo di una pallottola, e l'osso se n'era andato da lì, da dove si unisce al gomito. Perciò lo afferrai con la mano buona e gli dissi: "Aggrappati forte qui". E mi morì sulla sponda, di fronte alle luci di un posto che si chiama Ojinaga, già da questo lato, tra i giunchi che continuano a pettinare il fiume come se niente fosse successo.
Lo portai sulla sponda e gli parlai: "Sei ancora vivo?" E lui non mi rispose. Feci di tutto per ravvivare Estanislao finché venne giorno; gli sfregai e gli massaggiai i polmoni perché fiatasse, ma non tornò mai neanche a dire beh.

Juan Rulfo, Paso del Norte (da "La pianura in fiamme", Einaudi 1990, pag. 114)

1 commento:

amanda ha detto...

abbiamo avuto una fortuna incommensurabile e non sappiamo vedere ad un palmo dal nostro naso