venerdì 7 maggio 2010

i poeti, che brutte creature...



Dal blog blanc de ta nuque, una discussione sulla poesia nelle scuole (pro, contro, come, dove, perché, quanto ecc. ecc.).
La discussione prende spunto dal post di un professore che, sul proprio blog, ha raccontato di una visita nella sua scuola del Sommo Poeta Davide Rondoni.
Qui trovate il post originale, del quale riporto la parte più significativa:

Un giorno arriva il comunicato a scuola: il tal giorno le classi incontreranno il poeta Davide Rondoni. Io manco sapevo chi fosse. Però sono andato a leggermi delle sue poesie (pubblica per Mondadori, insomma, mica è un fesso) e le ho trovate anche piuttosto piacevoli. Ne ho addirittura lette due ai miei alunni e mi sono quindi appropinquato a questo incontro senza pregiudizi, anzi, con tutta la migliore fiducia. Non sapevo scrivesse per Avvenire. Non sapevo fosse intrugliato con Comunione e Liberazione. Non sapevo avesse scritto una lettera di critiche al signor Englaro (dato che c’è sempre qualche buon pretino pronto a darci lezioni di etica). Per me era un poeta, e viva che ce n’è.
Tutti in fila, ci avviamo una bella truppa di studenti e prof. Arriviamo, ci si accomoda. Poi appare lui: un omone, una bella stazza, una faccia maschia, uno sguardo gesuitico. Ha davanti a sé una sessantina di ragazzetti, tra i dodici e i tredici anni. Che fa? Non un sorriso, secco, si rivolge a una mia collega e la interroga. “Secondo lei, cos’è la poesia?” Una questione semplice, giusto per metterla a proprio agio.
Lei risponde come può, presa così alla sprovvista. Quindi lui attacca a spiegarci cos’è la Poesia. E, si intende da subito, che per lui la poesia è qualcosa con tutte le lettere maiuscole e che, certamente, egli ne è un degno rappresentante. Poi invita a fare qualche domanda. Silenzio. Allora mi propongo io. Gli rivolgo un’osservazione che m’ha fatto un alunno, e che mi pareva interessante: perché bisognerebbe scrivere delle poesie, se con le poesie non si guadagna?
La sua risposta è brutale e aforistica: “Chi fa qualcosa per soldi è un idiota!”
Poi riprende a contarci di come scrive lui, di dove e come elabora la POESIA. E tra un esempio e l’altro, ci fa notare che lui è un POETA importante e famoso, poiché è stato invitato a convegni a Caracas e New York e chissà dove altro ancora. Lui non lo fa per soldi, no. Lui ci sputa sui soldi. E io non oso immaginare quanto si sia cuccato per venire lì a trattarci come babbei (pagato, si intende, con fondi comunali, quindi con soldi di noi tutti, compresi i genitori di quegli alunni) e pubblicizzare, oltretutto, i suoi libri.

I ragazzi, intanto, si sa, non potendo elevarsi a tali vette, si distraggono e ridacchiano. Lui li fulmina. Noi prof, come pecorai, li teniamo a bada. Che ascoltino, che apprezzino, che apprendano! A un certo punto, timidamente, un ragazzino dice: “Un mio amico ha vinto un concorso di poesia…”
Rondoni lo squadra e chiosa: “Di certo quella non era una buona poesia!” Mica si fa Poesia così, come se piovesse. Bisogna lavorare e tribolare, per partorire l’aulico. Insomma, senza sapere nulla di quella povera poesiola di un adolescente, il Sommo Poeta, l’ha liquidata come “non poesia”.
Per finire ci ha fatto dono della lettura di ben tre suoi componimenti. Dopo il primo, gli alunni applaudono. E lui: “Non si applaude la poesia!”
Tutti zitti, allora. Però cresceva in molti una gran voglia di mandarlo a spigolare.
Per concludere, mentre leggeva, un alunno si distrae. Lui si ferma, afferra un telecomando che era lì, lo mostra al ragazzo e dice: “Io te lo tiro in testa… Che io non mi faccio prendere in giro da un pirla come te!”
Queste sono state, circa, le sue ultime parole. Naturalmente, nessuno ha osato applaudire (caso mai potesse apparire uno sfottò) e siamo tornati nelle nostre classi, goduti e fieri della nostra prosaicità. E con una nuova certezza in pugno: col cazzo che porto ancora una mia classe ad ascoltarti!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

« La poesia -
Ma cos'è mai la poesia?
Più d'una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
come alla salvezza di un corrimano. »

Wislawa Szymborska
premio Nobel per la poesia 1996

sergio pasquandrea ha detto...

Non a caso, la Szymborska ha vinto il Nobel, Rondoni no.
Istintivamente, diffido sempre di chi *SA*, e ancora più di chi dice di sapere.

Anonimo ha detto...

ma non faceva mica sul serio.




o si-

Vale ha detto...

poesia nei bar bettolaccia
lì tutti sono grandi e pessimi poeti al tempo stesso

sergio pasquandrea ha detto...

poesia dove vi pare, ma un po' d'ironia, per carità di dio...