giovedì 15 ottobre 2009

ipazia e la censura



A Cannes è stato presentato un film di Alejandro Amenabar intitolato "Agora" (qui si può vedere qualche scena).
Racconta la vita di Ipazia di Alessandria, una delle prime donne della storia ad occuparsi di scienza (matematica, astronomia, fisica) e di filosofia. Visse tra la fine del IV e l'inizio del V secolo d.C. e fu uccisa nel 415 da fanatici cristiani, pare istigati da Cirillo, vescovo di Alessandria. L'assassinio fu particolarmente brutale: mentre passava per strada su un carro, venne trascinata in strada dalla folla, spogliata e lapidata sul sagrato di una chiesa, il suo corpo fu mutilato, smembrato e infine bruciato.
Ipazia era pagana e rifiutò di convertirsi al cristianesimo, e anzi continuò a insegnare sfidando l'interdetto delle autorità cristiane (siamo subito dopo gli Editti di Teodosio, che nel 391-392 avevano proclamato il cristianesimo religione ufficiale dell'impero e avevano dichiarato illegali tutte le forme di paganesimo). L'omicidio, comunque, fu dettato anche dalle rivalità politiche tra il prefetto imperiale Oreste (amico di Ipazia) e il vescovo Cirillo.
Quella di Ipazia è una figura molto interessante: era ritenuta una delle menti più brillanti della sua epoca e pare abbia inventato anche parecchi strumenti scientifici, tra cui l'astrolabio. Ebbe come allievo Sinesio di Cirene, che più tardi si convertì al cristianesimo e divenne uno dei più importanti scrittori cristiani del IV-V secolo. Oltre a interessarsi di matematica, Ipazia fu anche tra i principali esponenti del tardo neoplatonismo pagano. Purtroppo, tutte le sue opere sono andate perdute.

Il film, dicevo, è stato stato presentato a Cannes e sembra abbia riscosso un buon successo.
Ultimamente si è scatenata una polemica perché pare che in Italia vogliano censurarlo o non distribuirlo proprio (ne parla La Stampa del 7 ottobre, e pare ci sia anche un gruppo di FaceBook che se ne sta occupando).
Ora, io non so se veramente si stia pensando di boicottare il film, e non ho idea del suo valore. Dal trailer, sembrerebbe un kolossal, realizzato con gran dispiego di mezzi e di effetti speciali. Da quel che ho capito, Amenabar - del quale mi era piaciuto molto "The Others" (2001), una ghost story con protagonista Nicole Kidman - lo ha pensato come un apologo contro il fanatismo, di qualunque marca religiosa o politica o filosofica (anche se Ipazia è stata spesso rappresentata come una martire della tolleranza pagana, oppressa dall'assolutismo cristiano).
Spero solo che il film si possa vedere e che se ne possa parlare. Il tema mi interessa molto, e ho sempre avuto un debole per le età "tarde": l'ellenismo, la tarda latinità, l'impero bizantino, il tardo Medioevo...
E poi, la protagonista è Rachel Weisz, e per me questo è già un bel titolo di merito...

P.S.: la vita di Ipazia è raccontata anche in un testo teatrale di Mario Luzi (scrittore cattolicissimo, per inciso), intitolato "Il libro di Ipazia" (1974).

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