sorry…
3 ore fa
In Stray Toaster ci sono scene visibilmente folli e personaggi che non sono altro che caricature, ma ci sono anche quelli con un aspetto decisamente realistico. Poi ci sono i colpi di scena, messi lì per stupire, ma è molto più di una mescolanza, di una balzana miscellanea di disegnino e di roba forte. È qualcosa di denso in termini di immagini e di oscure vibrazioni. Ho cercato di estendere sempre più la scala delle emozioni, grazie a quella delle espressioni pittoriche. Qualche volta è come dare uno schiaffo in faccia, ma se la scena lo richiede vado in quella direzione.
Dobbiamo scandalizzarci che questo Medioevo archetipico sia a volte così lontano dalla verità storica o presunta tale? Certamente no. […] Perché l'immaginario fa sempre parte della realtà, e l'immaginario del Medioevo che portiamo in noi, per affettivo ed onirico che sia, è una realtà: esiste, lo sentiamo, lo viviamo.
Oggi lo storico sa che l'oggetto della sua ricerca non è, a rigor di termini, né il particolare né l'universale […]; lo storico sa che la verità sulla storia di quell'unico villaggio bretone non sarà mai reperibile nella storia di quell'unico villaggio bretone; peraltro, le diverse metastorie che gli si propongono, dal marxismo più o meno rinnovato alla psicoanalisi, dalla filosofia della curva dei prezzi a quella della logica universale, non lo dispenseranno mai dal far ritorno a quel villaggio.