sabato 18 luglio 2009

recensioni in pillole 21 - "Don Segundo Sombra"

Ricardo Güiraldes, Don Segundo Sombra, Bompiani 1983

Don Segundo Sombra è per gli argentini quello che per noi è I Promessi Sposi: il romanzo nazionale, su cui si costruisce la propria identità.
Pubblicato nel 1926, è il capolavoro, e allo stesso tempo l'estremo epigono, della letteratura gauchesca, fiorita nella seconda metà del XIX secolo, che raccontava e mitizzava la figura del gaucho, l'equivalente argentino del cowboy, il mandriano ribelle agli obblighi della civiltà, l'eterno vagabondo in cerca d'avventure, simbolo di virilità e di eroismo.
Quando Güiraldes scriveva, quel mondo era ormai scomparso. Egli stesso, del resto, era un uomo coltissimo, poliglotta, cosmopolita, cresciuto ed educato in Francia, anche se aveva conosciuto il mondo rurale da bambino, nella tenuta paterna di San Antonio Areco, presso Buenos Aires.
Il protagonista - voce narrante e, in una certa misura, alter ego dell'autore - è un ragazzino di strada, orfano, dalla nascita incerta, il cui nome viene detto solo nel finale. Un giorno incontra il gaucho Don Segundo e lo sceglie come mentore e maestro di vita: seguirà il suo "padrino" nei vagabondaggi per la pampa selvaggia e sconfinata, diventando nel frattempo un uomo (anzi, come dice uno dei personaggi: "più che un uomo: un gaucho").
Il romanzo non ha una trama precisa, ma ricostruisce la vita dura e libera dei gauchos, fatta di fatica, feste, duelli, rude cameratismo, allegria e tragedia, narrandola con realismo minuzioso (l'originale usa largamente espressioni gergali argentine) e allo stesso tempo avvolgendola in un'aura mitica.
Al centro di tutto campeggia la figura di Don Segundo, coraggioso e taciturno, forte e impassibile davanti alla buona come alla cattiva sorte, simbolo di un ideale eroico, ma allo stesso tempo piantato nella più solida ed elementare umanità.

5 commenti:

straniero ha detto...

eri dunque davvero "In Patagonia" !
non conoscevo " Don Segundo Sombra", pensavo fosse un nome spagnolo spagnolo ....Don Segundo è uno di cui abbiamo tutti (?)bisogno.
("In Patagonia" è l'altra faccia della luna..pardon, di Patagonia..dei sradicati. almeno così ho capito)

straniero ha detto...

parlando dei scrittori argentini: avevo letto solo J.L. Borges e J. Cortasar..così ho dato un'occhiata a Wikipedia e nella versione italiana non parla affatto di Ricardo Güiraldes..strano..o forse no, non so quanto sia affidabile wikipedia..

sergio pasquandrea ha detto...

Wikipedia in italiano, onestamente, non molto. Articoli scadenti, che perlopiù sono traduzioni quantomeno discutibili (per non dire disastrose) degli articoli in inglese.
Nella versione italiana Guiraldes è citato (un paio di frasi) nella voce relativa alla letteratura argentina.
C'è una buona voce su di lui nella versione in inglese, oltre ovviamente a quella in spagnolo.

sergio pasquandrea ha detto...

In effetti la letteratura argentina è pochissimo tradotta in Italia: oltre a Borges e Cortazar, si trova qualcosa di Silvina Ocampo, A. Bioy Casares, Ernesto Sabato, Osvaldo Soriano, e credo nient'altro.
E' davvero un peccato, tanto più che l'Argentina ha oltre la metà della popolazione di origine italiana, quindi è un paese che dovrebbe (in teoria) avere un rapporto molto stretto con il nostro.

sergio pasquandrea ha detto...

A proposito: come avrai notato l'edizione di "Don Segundo" che ho letto io è datata 1983, e che io sappia è l'unica mai realizzata, ovviamente fuori catalogo da decenni...