lunedì 13 luglio 2009

de consolatione



Tu mi dicevi che ognuno di noi
è il caso particolare di un destino anonimo
un exemplum della speciazione

io rispondevo che la vita in fondo
è un serbatoio di metafore inerti
e che esistiamo solo quando lo diciamo

ma entrambi sapevamo di essere innamorati
che l'amore neutralizza i plurali
i nomina universalia

e che la vita è più importante della morte
perché è più breve.

6 commenti:

lillo ha detto...

bella sergio!
tutto perfetto
persino speciazione, che detto così, fuori del contesto, mi fa un pò strano...
la posso mandare a un'amica? (citandoti come autore, ovvio)

sergio pasquandrea ha detto...

Grazie, Antonio. Fanne pure quel che ritieni meglio.

lillo ha detto...

sergio la tua poesia è piaciuta molto alla mia amica... mi ha chiesto se per caso hai mai pubblicato una raccolta o altro... e in effetti non ho saputo risponderle... tu che mi dici?

sergio pasquandrea ha detto...

No, le uniche cose che ho pubblicato erano poesie sparse in raccolte, ad es. quella del Segreto delle Fragole, o nelle antologie di qualche concorso di poesia.
E' che proprio non mi ci vedo, come poeta. Scrivo qualcosa quando mi viene, e tanto mi basta.

io ha detto...

che bella ! sa di sale. di mare.

"si è supposta la terra piatta. è vero; lo è ancora oggi, da Parigi ad Asnières, per esempio. Solo che questo non impedisce che la scienza dimostri che la terra è soprattutto rotonda. Cosa che oggi nessuno contesta. Ora, oggi, noi siamo ancora, malgrado questo, fermi alla credenza che la vita è piatta e va dalla nascita alla morte. Soltanto anche lei, la vita probabilmente è rotonda e per capacità ed estensione molto superiore all'emisfero che attualmente conosciamo."
/Vincent van Gogh/

Anonimo ha detto...

e severino boezio, cosa ne avrebbe detto?