Il 2014 ha concluso la mia quarta
decade di vita. In soldoni, a marzo ne avrò quaranta.
Non che creda molto nei calendari né
nei compleanni; non mi sono mai sentito giovane e non mi sento certo
vecchio. Però, che dire: qualche somma vien da tirarla.
Per esempio: sta andando ad esaurirsi la mia esperienza con l'università, che ormai si limita al portare
avanti qualche impegno già preso, giusto perché non mi piace lasciare le
cose a metà. Ma tempo uno o due anni, poi saluterò tutti, senza
rimorsi. Ho di meglio da fare.
Intanto quest'anno ho pubblicato un capitolo in un libro collettaneo; sono usciti due numeri monografici
da me curati, frutto di un lavoro che andava avanti da parecchio (dal
2011 per uno, dal 2012 per l'altro). È una soddisfazione, non posso
negarlo. Altre cose sono in arrivo.
Sono stato un po' in giro per convegni:
ad Arezzo, a Ginevra, a Neuchatel. Sono gli ultimi che faccio, e un
po' mi dispiace, ma la vita è così, che ci vogliamo fare.
Quest'anno è uscito il primo libro di poesie interamente a mio nome. E l'ho presentato in Puglia (due volte: al mio paese e a Locorotondo) e a Perugia.
Contestualmente, ho finalmente
incontrato Antonio Lillo, dopo anni di frequentazione telematica.
Un altro libro avrebbe dovuto uscire,
avevo persino il contratto firmato, ma è rimandato a chissà quando.
Speriamo presto.
Poi, oltre a varie cosette (questa e
questa), sono stato inserito in un'antologia di “poeti umbri
contemporanei”. Chi l'avrebbe mai detto: passi umbro, ma
contemporaneo? E poeta, poi...
Ed è uscito anche il mio primo libro di racconti. È una cosa a cui tengo molto e che non ho avuto ancora
il tempo di pubblicizzare per bene. Provvederò. Altre mie cosine in
prosa sono uscite anche qui, qui, e qui.
Ho parlato a una kermesse letteraria
qui a Perugia, e ci ho persino suonato. Poi, al ritorno, ho bucato e
cambiato il primo pneumatico in vita mia, ma quella è un'altra
storia.
Ho anche partecipato a un reading di poesia, ad Avezzano (grazie a Simona, a proposito, e a tutto lo staff di Words Social Forum e del Caffè Letterario Vieniviaconme), dove ho conosciuto della bella gente.
Poi ovviamente ho scritto di jazz,
tanto. E sono andato a un solo festival: questo.
E ho letto tantissimo, come al solito:
ma di questo ho già parlato stamattina.
Ah, e ho scritto novantotto poesie
(volevo arrivare a cento, ma pazienza). Qualcuna, forse, finirà
anche pubblicata su carta, chi può dirlo.
E poi sto ultimando una cosa che vedrà
la luce fra poco. Ve ne parlerò a suo tempo.
E poi sono stato in Toscana, al mare,
come ogni anno. Ha piovuto tanto, ma tanto, però ci siamo divertiti.
E sono andato in gita con la scuola a
Padova, e lì finalmente ho incontrato Amanda. Quest'anno ho anche
incontrato dal vivo altre persone che conoscevo solo virtualmente:
fra le quali Sergio Garufi, e Antonella Taravella, e Barbara Bracci.
E ho suonato con i ragazzi della mia
scuola, due o tre volte. È stato bello.
Insomma, quest'anno alcune cose hanno
iniziato a finire, altre sono cominciate.
Va bene così.
Auguri a tutti.