"E se tu sarai solo, tu sarai tutto tuo, e se sarai accompagnato da
un solo compagno, sarai mezzo tuo, e tanto meno quanto sarà maggiore la
indiscrezione della sua pratica. E se sarai con piú, cadrai di piú in
simile inconveniente; e se tu volessi dire: io farò a mio modo, io mi
ritrarrò in parte per poter meglio speculare le forme delle cose
naturali, dico questo potersi mal fare perché non potresti fare che
spesso non prestassi orecchio alle loro ciancie. E non si può servire
a due signori; tu faresti male l’ufficio del compagno e peggio
l’effetto della speculazione dell’arte. E se tu dirai: io mi trarrò
tanto in parte, che le loro parole non perverranno e non mi daranno
impaccio, io in questo ti dico che saresti tenuto matto, ma vedi che
cosí facendo tu saresti pur solo?"
(Leonardo da Vinci, "Trattato della pittura" - Parte II, 48: Della vita del pittore nel suo studio)
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