dico: vedere questa ragazzona alta quasi un metro e ottanta, bellissima, bionda, fisico da modella, che se ne usciva con robe tipo: "ma daaai, mamaaa, cossa ghe che te gà fato rabiar cossìììì?"
onestamente non so quanto la mia resa sia fedele all'originale. quanto al dialetto, anche qui in umbria non scherzano mica. mi ricordo i primi anni che insegnavo, ero in un paesino appena fuori perugia e i ragazzini di 11 anni producevano frasi tipo: "prof, 'ndua semo rivèti", oppure: "o freghi, gim' tu lie ch' c'em' la murigge"...
Ci sarebbe da chiedersi che cosa possa rendere una lingua, chomskyanamente equivalente a qualsiasi altra, talmente "comica". E' intuibile l'azione di un sedimento di stereotipi, ma soprattutto, direi, la circostanza di risultare troppo vicina all'italiano, così da venire percepita come una deformazione grottesca di quest'ultimo, che l'uso ufficiale ha invece reso lingua relativamente astratta e priva di colore.
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7 commenti:
...senza offesa per i veneti, of course.
(è che la ragazza in questione aveva davvero un accento così).
e pensa a me che non ho un corpo lunghissimo e nemmeno da 17enne e sicuramente ho l'accento veneto che deturpa :)
oh, ma guarda che a me l'accento veneto piace pure.
però in quel caso era il contrasto ad essere quasi grottesco...
dico: vedere questa ragazzona alta quasi un metro e ottanta, bellissima, bionda, fisico da modella, che se ne usciva con robe tipo: "ma daaai, mamaaa, cossa ghe che te gà fato rabiar cossìììì?"
ahimè in certe zone anche i ragazzini parlano ancora dialetto, ma non come operazione di recupero culturale, proprio non usano altro.
Questa qui doveva essere veneziana o giù di lì a voler interpretare la tua "traslitterazione"
onestamente non so quanto la mia resa sia fedele all'originale.
quanto al dialetto, anche qui in umbria non scherzano mica.
mi ricordo i primi anni che insegnavo, ero in un paesino appena fuori perugia e i ragazzini di 11 anni producevano frasi tipo: "prof, 'ndua semo rivèti", oppure: "o freghi, gim' tu lie ch' c'em' la murigge"...
Ci sarebbe da chiedersi che cosa possa rendere una lingua, chomskyanamente equivalente a qualsiasi altra, talmente "comica". E' intuibile l'azione di un sedimento di stereotipi, ma soprattutto, direi, la circostanza di risultare troppo vicina all'italiano, così da venire percepita come una deformazione grottesca di quest'ultimo, che l'uso ufficiale ha invece reso lingua relativamente astratta e priva di colore.
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