Sabato 4 luglio
La bambina
ha un po' di febbre. O forse è solo stanchezza. Dorme tutta la mattina e buona parte del pomeriggio.
Grazie alla TV, so più cose sugli gnu del Serengeti che sul mio vicino di casa.
Le misteriose ragioni dei ragni.
Uno ha scelto di costruirsi la tela proprio al centro del rettangolo formato dal terreno, un palo, un filo per i panni e il tronco di un pino. Rettangolo di circa due metri per tre, al centro del quale la tela, di 20-30 cm di diametro, è sospesa a tre fili lunghi quasi due metri. Che probabilmente verranno tranciati da un bambino in corsa o da una massaia con il bucato.
A Grado, mi fermo a controllare internet, D. e la bimba proseguono a far compere. Uscito dall'internet point, il cellulare all'improvviso non ha più campo. Le cerco per più di mezz'ora tra la folla. Nel frattempo, tre ambulanze passano a sirene spiegate. Mi chiedo che cosa avrei fatto, quando il cellulare ancora non c'era.
Domenica 5 luglioIl test di gravidanza è positivo.
La naturale malignità delle cose. Il cellulare mi abbandona. Domani dovrò fare un'importantissima telefonata di lavoro e lunedì 13, appena tornato a Perugia, ho un impegno per il quale
dovrò essere raggiungibile tutta la giornata. In più, ovviamente, oggi è tutto chiuso. Il cellulare è in garanzia ma non ho con me il certificato. Cercare, domani, un centro di assistenza, sperare sia cosa da poco.
Controllare l'ansia, decontrarre trapezio e gran dorsale, espandere la cassa toracica e farvi entrare liberamente l'aria. Immaginare un fiume di acqua pulita che scorre dalla calotta cranica ai talloni, e ritorno.
Pomeriggio indolente, di riposo assoluto.
La laguna è sotto un limpido cielo estivo. Sentiamo avvicinarsi un rotolìo di tuoni: alle nostre spalle avanza un fronte compatto e rettilineo di nuvole gonfie, bluastre.
Dormire all'aperto. Il sonno scende a riempire il corpo come acqua tiepida.
Lunedì 6 luglio
Sognato di essere in un albergo, sul punto di partire. Le valigie sono già nella hall, ma tornato in camera trovo ovunque vestiti, scarpe, oggetti dimenticati. Corsa affannosa per raccoglierli tutti.
"Nella pancia della mamma c'è un bimbo piccolo così. Dagli un bacino".
Mattina con cielo coperto, caldo appiccicoso.
Telefonata di lavoro. Sistemo tutto per lunedì. Forse saprò anche se mi è stato rinnovato o no l'assegno di ricerca. L'aver risolto mi dà un senso di calma e appagamento. Nessuna ansia di conoscere il responso.
Sento i muscoli sciogliersi, la tensione scorrere via come da una bacinella rotta.
Batto più volte le mani a vuoto a mezz'aria, inseguendo una zanzara. La bimba ride a crepapelle e mi imita.
Il porticciolo di Grado. Fra le barche ormeggiate, acqua verde, aghi di pino, assorbenti usati, pezzi di polistirolo, ossi di seppia, pesci rovesciati a pancia in su, un gabbiano morto, foglie marce, chiazze di benzina.
Aprendo la finestra, distruggo una ragnatela. Pochi minuti dopo vedo il ragno (un minuscolo pallino bronzeo) zampettare in salita lungo un filo invisibile. All'ora di pranzo la ragnatela è di nuovo lì, esattamente dov'era prima.
5 commenti:
nella pancia della mamma...?
ma stai per diventare di nuovo padre? però...
mi piace molto il particolare del ragno (sarà per simpatia mia verso la specie) però è proprio bello... sembra un pò una metafora di come la natura nonostante l'uomo ha un suo corso definito, va tranquillamente avanti, incurante del nostro breve passaggio non proprio indolore...
le ragnatele sono fatte di seta. si possono trasformare nel corredo per il bimbo in arrivo :-)
trasformista
complimenti sergej:così giovane e già due volte padre...
io invece non sono mai stato neanche fidanzato...
Eh, sì, c'è un fratellino o una sorellina in arrivo, se tutto va bene (siamo ancora al secondo mese).
Sui ragni seguirà...
@pippo
Visto che siamo in vena di confidenze: considera che io la mia prima "vera" ragazza l'ho avuta a 24 anni, ed è quella che poi ho sposato... ;-))
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