Vincenzo Sparagna, "Frigidaire. L'incredibile storia e le sorprendenti avventure della più rivoluzionaria rivista d'arte del mondo", Rizzoli (BUR), 2008
Diciamo la verità: quando si pensa a "Frigidaire", si pensa sempre al gruppo di geni delle "nuvole parlanti" che ne fecero la rivista di fumetti degli anni '80: Andrea Pazienza, Tanino Liberatore, Massimo Mattioli, Filippo Scozzari. Già ci si dimentica un po' di Stefano Tamburini, che pure ne fu il creatore grafico e una delle anime più inventive e vulcaniche. Si tende anche a non tenere conto dell'enorme numero di artisti che vi pubblicarono: Silvio Cadelo, Marcello Jori, Giorgio Carpinteri, Igort, Lorenzo Mattotti, Pablo Echaurren, Giuseppe Palumbo, Magnus, Muñoz & Sampayo eccetera eccetera (decine, se non centinaia di nomi).
Ma, quasi sempre, si dimentica che dietro a tutti c'era Vincenzo Sparagna. Lo si dimentica, probabilmente, perché di "Frigidaire" Sparagna era (anzi, è) l'editore, cioè colui che, secondo la definizione di un mio amico che fa quel mestiere, "ogni mattina si alza e spala merda al posto degli altri".
E di merda Sparagna ne ha spalata: denunce, processi, debiti, cambiali, pignoramenti, chiusure, riaperture, soldi trovati in maniere più o meno rocambolesche.
Di tutto ciò parla questo libro; ma parla anche della ricchezza culturale della rivista ("una enciclopedia illuminista del mondo contemporaneo"), che riuniva giornalismo d'assalto e satira, fumetto e letteratura, inchieste coraggiose e provocazioni dadaiste; parla degli amici vivi, di quelli morti (bellissimi e commoventi i ricordi di Pazienza e di Tamburini) e di quelli partiti per altri lidi; e soprattutto raccoglie un apparato iconografico di straordinaria ricchezza, una vera e propria antologia visuale di quel che "Frigidaire" è stato sia nel suo periodo d'oro, i primi anni '80, sia nella sua vita successiva, che si prolunga fino ad oggi.
Un diario minuzioso, appassionato, che termina con la nascita di "Frigolandia", la repubblica utopica fondata sulle colline umbre con lo scopo di preservare l'eredità di "Frigidaire".
Comunque si voglia considerare Sparagna (un idealista, un folle, un fricchettone fuori tempo massimo), non si può che ringraziarlo per aver salvato queste memorie.
Da leggere (e da guardare) assolutamente. Per ricordare che cosa significano parole come "creatività", "impegno", "coraggio" e "libertà intellettuale".