Provvisori paesaggi
Poi basta una nuvola
o un'ombra che prima non c'era
o un pullman che passa
il fumo che sale da una fabbrica a monte
l'impercettibile volo
di un insetto o di altro
un oggetto spostato o un'assenza
e non è più
quello di prima
un paesaggio qualunque della nostra esistenza
Poi basta un'idea
che attraversa la mente
un sorriso una piccola ruga uno sguardo
un movimento del collo
e non è più
quello che era
il viso che stiamo guardando o sognando
Poi basta che vari di poco
il tono
di una voce che parla
l'intensità di un suono o un rumore
perché sia diversa
la sensazione che stiamo provando
E quando un unico flash
nei nostri sensi
ne rimane impigliato
e a volte nel ricordo ritorna
a volte su un foglio di carta
un pentagramma una lastra
un blocco di pietra...
cristallizza una mano
in quale universo di ombre
svaniscono gli altri
senza memoria?
Vittoria Bartolucci
nell'immagine: un disegno dell'autrice
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