Giunge luglio per i morti
che sentono nell'assedio
di ogni fiore
una giustizia remota. E un
cappio di carta
rinasce a più non posso
nella storia
della terra, vasta, ripida,
cose e cose, vesti bianche e tarlate,
contadini nascosti
nel frumento. O ancora
più dentro, dovunque urlino
i crisantemi. Facendo la spola
tra i muri della testa e
una chiamata interurbana, questo minuto
viene contato;
e l'urna - delizia anch'essa
dei mescolati magnanimi -
ha detto basta.
Milo De Angelis (da "Millimetri", 1983)
1 commento:
belli il quadro e la poesia, e perfetto l'abbinamento..
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