http://www.youtube.com/watch?v=lj438bBpX9w
da tash-blog:
"[...] se sapere si può e forse si deve, capire proprio no, non serve, non è richiesto, l’Arte, sourtout quella contemporanea, non lo contempla, non vuole essere detta, ci lascia soli, intimidendoci col proprio insistito enigma: e però, senza nulla volere togliere all’Arte, in definitiva potrebbe trattarsi, come percepivo domenica scorsa, di un’unica & grande, talvolta persino convincente, cazzata: sì, l’Arte contemporanea – così auto-compiaciuta, priva di committenza, senza alcuna funzione sociale, relegata nei musei e nelle gallerie, attufata nelle collezioni, nei caveau delle banche, separata dal contatto con «le masse» (alle quali dell’arte nulla cale, a meno che non sia «simpatica»), se si eccettuano appunto scampoli di Ceto Medio Riflessivo & international che misteriosamente la cerca e forse ne gode, anche se il più delle volte li vedi che sono lì ad auto-torturarsi nella visione della sequenza auto-referenziale delle opere – è proprio una cazzata [...]
(L'arte come "musica leggera per ceti medi")
4 commenti:
"La storia dell'arte, salvo rarissime eccezioni che la eccedono appunto, è una routine consolatoria e decorativa. E qui nessuno ha voglia d’essere consolato, anzi intende restare inconsolabile." (Carmelo Bene)
il racconto di tash-blog: era da molto che non ridevo così tanto
potremmo dire:
"non c'avemo mai capito un cazzo..."
oppure:
"fantastici, quando la realtà è più creativa della fantasia"
questione di punti di vista.
poi vedi l'opera effimera di Christo, quello nato in Bulgaria, senti di quando studiava il realismo socialista e l'unica cosa che ti rimane da capire è come riesca ad autofinanziarsi (vendendo i schizzi preparativi)
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