sabato 30 marzo 2019

Verona, I secolo a.C.



Quei tuoi occhi di miele, o mio Giovenzio,
se potessi venirteli a baciare,
baci te ne darei trecentomila
e non credo che mai ne sarei sazio,
anche fosse più fitto delle spighe
il raccolto di tutti i nostri baci.

Gaio Valerio Catullo
(Verona, 84 a.C. - Roma, 54 a.C.)

(traduzione mia)

* * *

Mellitos oculos tuos, Iuventi
si quis me sinat usque basiare
usque ad milia basiem trecenta
nec numquam videar satur futurus
sit nostrae seges osculationis
non si densior aridis aristis.

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