Riesco a immaginare, in qualche
altrove,
nello stupore primordiale, lontanissimo
terribile silenzio, nel rantolo e
brusio
i colibrì sfrecciavano nei viali.
Prima che nulla avesse un'anima,
la vita un sussulto semianimato della
Materia,
questa scheggia intagliata nella luce
sibilava tra i vasti, lenti, succulenti
steli.
Non c'erano, credo, fiori a quel tempo,
nel mondo in cui il colibrì
lampeggiava prima della creazione,
credo che pungesse le lente vene
vegetali con il suo lungo becco,
probabilmente era grande
perché, si dice, anche i muschi e le
lucertole lo erano un tempo.
Probabilmente era un terribile mostro
sciabolante.
Lo guardiamo dalla parte sbagliata del
lungo telescopio del Tempo,
fortunatamente per noi.
D. H. Lawrence
(traduzione mia)
Humming-bird
I can imagine, in some otherworld
Primeval-dumb, far back
In that most awful stillness, that only gasped and hummed,
Humming-birds raced down the avenues.
Before anything had a soul,
While life was a heave of Matter, half inanimate,
This little bit chipped off in brilliance
And went whizzing through the slow, vast, succulent stems.
I believe there were no flowers, then,
In the world where the humming-bird flashed ahead of creation.
I believe he pierced the slow vegetable veins with his long beak.
Probably he was big
As mosses, and little lizards, they say were once big.
Probably he was a jabbing, terrifying monster.
We look at him through the wrong end of the long telescope of Time,
Luckily for us.
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