Sabato 2 agosto – ottavo giorno
- Mamma, lo tai
che cota voio io?
- Che cosa vuoi?
- Voio una bici con due peni.
- Con due che?
- Due peni! Per penare meio!
- Ah, con due FReni!
- Tì, con due peni.
- Voio una bici con due peni.
- Con due che?
- Due peni! Per penare meio!
- Ah, con due FReni!
- Tì, con due peni.
Eli e la sua nuova
amichetta.
“Guarda, Sara, queste quattro sono le mie Barbie. Questo invece è Ken, che il fidanzato di tutte e quattro”.
“Guarda, Sara, queste quattro sono le mie Barbie. Questo invece è Ken, che il fidanzato di tutte e quattro”.
“Ho dovuto
aspettare i miei primi capelli bianchi, e i miei primi rimorsi, prima
di convincermi che tutti gli uomini, compreso mio padre, hanno il
diritto di fare dei passi falsi se credono di perseguire la felicità.
Da allora, ho cominciato a provare affetto per i suoi errori, come
spero che tu proverai affetto per i miei, figlio mio. Ti auguro di
ingannarti a volte anche tu. E ti auguro di amare, come lui, fino
alla tirannia, e di restare a lungo disponibile alle nobili
tentazioni della vita”.
(Amin Maalouf,
“Léon l'Africain”)
Sara è in vacanza
con i nonni: un signore sui cinquantacinque-sessanta, panciuto e
barbuto, con una vaga rassomiglianza con Umberto Eco, che passa il
tempo a leggere libri di Giampaolo Pansa e a digitare sull'iPhone, e
una signora che sorride sempre e non parla mai. Non è che i nonni
stiano più di tanto dietro a Sara, anzi.
La bimba (cinque
anni e mezzo, moretta, mingherlina, con un caschetto di capelli
nerissimi e due guanciotte da criceto) ci ha praticamente adottato
come genitori: non solo passa le giornate sotto il nostro ombrellone,
ma oggi ha preso a chiamare me “papà” e Daniela “mamma”. La
cosa ci risulta un pochettino inquietante, ma tant'è.
(Da ieri, la nonna
è sparita. Parlando con il nonno, scopriamo che la signora ha
problemi di salute – le manca un rene – e in più un paio di
giorni fa ha rischiato di annegare – non sa nuotare – e da allora
ha la febbre fissa a trentotto-trentanove. Insomma, una tragedia.
Oggi ci hanno smollato Sara per due ore mentre il nonno portava la
nonna dal medico).
Per fortuna,
Lorenzo si è integrato nel gioco con le due bambine. Il suo compito
è rifornire acqua e sabbia, facendo la spola tra ombrellone e mare
con il suo “camioncione”, come lo chiama lui. “È un lavoro
molto importante”, rimarca Elena.
Problemino non
grave, ma fastidioso, che si ripresenta nei momenti meno opportuni.
Ora, per esempio.
Faccio un salto
all'infermeria del campeggio. Il medico è un bel giovanottone sulla
trentina, moro, abbronzato, occhi verdi, che solo la classica borsa
di pelle distingue da un bagnino. Mi prescrive delle compresse.
Vado a prenderle
alla farmacia del paesino di Punta Ala. Anni che veniamo da queste
parti, e non c'ero mai stato. Scopro che aveva ragione Annalisa,
piombinese verace, a descrivermelo come “una succursale del
Rotary”. Tutto ZTL, villette basse nascoste tra pini e palme,
pratini curati, siepi di oleandro, viuzze acciottolate. Persino
condomini e villette a schiera sanno di design, con delicati colori
pastello e forme elegantemente asimmetriche. La farmacia è in un
centro commerciale dal design country-chic, con eleganti boutique e
bar dalle poltroncine in vimini nero. La mia Astra sabbiosa e
impolverata fa una strana figura, in mezzo ad automobili tutte tirate
a lucido.
Insomma, non mi
ero perso niente.
Mentre il
pomeriggio avanza, uno strato di cirri vela la luce del pomeriggio,
donandole una consistenza polverosa e metallica.
Mentre ceniamo,
Sara è lì, dietro l'angolo, che ci guarda. Da sola. Ogni tanto si
sporge a sbirciare. Che fare? La invitiamo a sedersi a tavola con
noi, ma scrolla la testa.
Il nonno è andato
a fare la spesa, la nonna è in casa, malata. La situazione si fa
sempre più dickensiana.
(A parte gli
scherzi, Sara è una bambina molto dolce ed educata. E il nonno, una
volta scioltosi un po', è una persona simpatica.)
Lorenzo che ogni
sera vuol venire a vedere lo spettacolino serale. E poi, dopo dieci
minuti, si addormenta come un sasso.
(qui tutte le puntate)
2 commenti:
Ma secondo te Susanna Agnelli avrebbe fatto per anni il sindaco di un paesotto di case popolari?
La povera Sara mi preoccupa alquanto, la velocità con cui vi ha "battezzati" fa pensare che neppure i genitori siano molto presenti solitamente, a prescindere dalle vacanze
di Susanna Agnelli non lo sapevo.
quanto a Sara, non si è capita bene la situazione. certo, il povero nonno con 'sta moglie è incasinato. (la signora ha anche il Parkinson, pare)
Posta un commento