Venerdì
1° agosto – settimo giorno
Il libro è bellissimo. Peccato
che per ora esista solo nella mia testa.
Internet ha aumentato il rumore
attorno a noi, ma non la nostra capacità di gestirlo. In mezzo a
tutte le informazioni che ci circondano, è – paradossalmente –
molto più facile non vedere. Il web è, un'enorme arma di
distrazione di massa.
“Timeo
homo unius libri”, diceva Tommaso d'Aquino. In
genere il detto è inteso in senso dispregiativo (“temo l'uomo che
ha un'unica idea in testa”), ma lo si può leggere anche al
contrario: chi ha davvero approfondito un'idea è un avversario
temibile. Ecco, oggi di libri ne abbiamo fin troppi. Quel che ci
manca è l'appoggio sulla realtà.
L'antico ammonimento “conosci te
stesso” è diventato sempre più difficile da praticare. Anche l'io
è spezzettato, sempre più difficile da ridurre a unità, sempre
più disperso in una realtà senza centro riconoscibile.
“COME-TI-CHIA-MIII!!!”
Lorenzo che gira in bicicletta, facendo le prove delle frasi per fare amicizia.
Lorenzo che gira in bicicletta, facendo le prove delle frasi per fare amicizia.
Il bambino tedesco bardato in un
costume intero a strisce, stile belle époque, con un enorme
giubbotto salvagente in aggiunta.
All'anima della prudenza.
La signora africana che fa le treccine
si porta dietro, in un cestino, una testa di bambola come modello. Il
tutto fa un effetto parecchio Marie Antoinette.
Il simpatico ambulante indiano che
dall'anno scorso cerca di rifilarci la sua bigiotteria, scontrandosi
ogni volta con il nostro sorridente ma incrollabile rifiuto.
“Signora, ti sei scelto bene”, fa a
mia moglie, indicando me, “grande grande, ma cià braccino corto.
Mi sa che lui non ha pagato tanti cammelli per te”.
Giornata di mare mosso. Giochi tra i
cavalloni.
Per tutto l'inverno, abbiamo riso della
signora che l'estate scorsa, ogni giorno, dopo il bagno, ci offriva il
seguente spettacolino: si fasciava in un asciugamano e si cambiava il
costume. Tutto normale, direte voi, lo fanno in tanti. Sì, ma lei si
passava l'asciugamano dietro la schiena e ne teneva le cocche fra i
denti, per poi effettuare l'operazione. Con il risultato che le falde
svolazzavano liberamente al vento, mostrando a tutti l'intero
apparato. Neanche un gran vedere, a dire il vero, perché la signora
si avviava più per i cinquanta che per i quaranta. Il marito la imitava, con appena un po'
di discrezione in più.
Il culmine lo raggiunse il giorno in
cui indossò un minimo prendisolino svolazzante e si tolse tutto il resto, e
girava per la spiaggia col culo beatamente all'aria.
Ironia della sorte, quest'anno ce la
siamo ritrovati di nuovo come vicina d'ombrellone.
(Nota a margine, il suo assortimento di
costumi si riduce a due: uno viola leopardato e uno nero con
disegnate fette d'anguria di un triste color salmone).
La nuova amichetta di Elena.
“Sara, tu di dove sei?”
“Italia.”
“Italia.”
“Sì, ma la città?”
“Torino.”
“Ah, noi siamo di Perugia.”
“E allora perché parlate italiano?”
“Torino.”
“Ah, noi siamo di Perugia.”
“E allora perché parlate italiano?”
Il vento forte oggi ha ripulito il
cielo, tranne poche nuvolette sbiadite che caracollano all'orizzonte
verso nord, seminascoste dalle alture. Verso ovest, il profilo
dell'Elba è quasi completamente cancellato dalla luce accecante del
sole ormai in piena discesa.
“Eli, Eli, tenti, ti volevo dile
che... Eli, no, volevo dile... ELIII!!!”
Lorenzo che tenta di attrarre l'attenzione della sorella, completamente assorta dalla nuova amichetta.
Lorenzo che tenta di attrarre l'attenzione della sorella, completamente assorta dalla nuova amichetta.
(qui tutte le puntate)
1 commento:
Lorenzo che prova le frasi per fare amicizia mi commuove
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