...quando mi aggiusto nel tuo letto
e non so se chiamarla
angoscia che tira il fiato
pastosa del tuo blu nel piumino,
sistemalo il cuscino un po’ meglio:
io non voglio nient’altro, nemmeno
Dio. Voglio essere lasciato
al suono che sarò domani.
al mio anticipato scricchiolio
d’ossa con cui mi aggiusterò sotto i rami
di qualche albero che mi terrà
ignorato alla sua ombra,
oppure
che ombre non darà. Non importa.
(Alberto Bevilacqua)
3 commenti:
l'immagine non c'è :(
eh, sì, era una di quelle censurate...
ora tolgo la didascalia.
lo sentivo che c'era lo zampino del preside censore
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