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Ora lo so: non c'è speranza.
Che cosa potrei mai opporre
all'attesa della tua voce
alla sagoma fatta corpo
ai cortocircuiti del tempo
e dello spazio? Ma tu – anche tu
non dirmi che non la senti
questa cavità sul lato
meno visibile dell'orbita
quella è la traccia del distacco
lo spazio vuoto che ci lega
puoi dargli il nome che vuoi – è
lì – è la ragione prima e ultima.
nell'immagine, un disegno mio: "Prima o poi..." (pennarelli, 2014)
1 commento:
oh.
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