Ma quanto sono contento di essere fuori dai giochi, dalle conventicole, dai club, dalle consorterie, dalle eterie, dai cenacoli, dai giri e dai gironi, dalle camorre, dalle camarille e dalle camerae caritatis, dagli aumma-aumma, dalle caste, dalle carbonerie, dai partiti, dagli arrivati, dai parvenus, dai non pervenuti, dalle paninoteche, dai centri asociali, dai Grandi Orienti e dai grandi orientamenti, dai chierici rossi e neri.
Fuori dai ranghi e dai ringhi, dagli ammiccamenti, dagli sgomitamenti, dagli occhiolini, dalle dita negli occhi, dagli abbracci, dalle strette di mano, dagli happy hour, dai noi sì loro no, dalle Weltanschauung, dalle magnifiche sorti, da quelli che contano o scontano, dalle carceri d'oro, dagli appartamenti con vista Colosseo, dalle grandi verità, dalle forti tirature, dai massimi sistemi, dai minimi sforzi.
Io sono fuori, loro dentro.
2 commenti:
io sono fuori e basta
Per essere "dentro" in questo paese bisogna superare l'esame degli esami.L'esame da cialtrone.E' non è roba da tutti.Che Dio,se c'è,li perdoni....se può. :-(
Alfredo
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