Visualizzazione post con etichetta italiani. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta italiani. Mostra tutti i post

giovedì 4 novembre 2010

il mondo ci ama


Pensavo alle recenti figure di merda che ci ha fatto fare il Silvio, a Ruby e al bunga-bunga e al "meglio questo che gay".
E mi è venuto in mente che lo scorso weekend ero a Manchester, a parlare in un convegno.
Si parlava del lavoro degli interpreti/mediatori culturali, professione importantissima (pensate ad esempio alle scuole con bambini stranieri, agli immigrati interrogati in questura o processati nei tribunali, alle tante donne straniere che partoriscono nei nostri ospedali...) e che all'estero è riconosciuta e regolata con concorsi, albi pubblici, ecc. ecc.
Qualcuno mi ha chiesto come fosse regolata la professione in Italia. E io ho dovuto ammettere che non è regolata, che esistono le scuole ma non sono legalmente riconosciute, che non c'è un albo professionale e che comunque moltissima gente lo fa senza averne le qualifiche.
"Insomma, la situazione è piuttosto nebulosa", ho concluso.
Risata generale.
"Come del resto un po' tutto, in Italia", ho aggiunto.
Nessuno ha avuto niente da ridire.

Insomma, pensavo che il Silvio non sta lì per caso. Sta lì per una logica, consequenziale catena di cause ed effetti.