1.
Quando cammina il suono
è acquatico – scaglie e correnti –
e un'albedo circonda i passi.
Abbiamo consumato tutto insieme
dice sollevandole le braccia
lasciando passare l'aria.
Ogni attimo nega l'attimo.
Lei gli scorre tra le dita
in una pozza di luce bianca.
Lo vedi ti conosco
ti premo il petto finché non respiri.
Lo dice con i tendini tesi.
Lei è una creatura pallida senza desideri.
2.
Scivola nel sonno
come in un mare pescoso.
Lui la guarda
raccogliere le gambe allineare
la curva dei metatarsi.
Sei un caglio di latte – dice –
un profumo di braccia e di conchiglie.
Lei raggrinza le labbra
come un bacio o un diniego.
Tu taci. Parla per te
il fiato chiuso tra i seni.
Lei si sogna pianta o scintilla
scarto d'ala o guizzo di lucertola
la sua gola un fremito d'elitre.
3.
Ora dorme sotto il cielo pieno di meduse
dorme come un flauto o una risacca.
Le donne che amo – lui dice –
sono sottili come libellule
attraversano l'aria in lampi colorati.
La sua fronte resiste all'assedio.
Lui la vede aprirsi controvento
trattenere il suolo.
Non ti spezzano questi urti senza avviso?
La tua bocca è un confine la lingua
uno sciamare d'api.
Ora il suo sonno ha rumore
di ferro e di cotone.
4.
Ferma la mano sulla pelle
nello spazio nudo delle cosce.
La ascolta respirare come una vela.
Appoggia le ultime parole
sulle sponde del sonno.
Le mie mani cercano i tuoi piedi
la forza quieta della schiena.
Sente voci e passi
spandersi come case deserte.
Concedimi una soglia
una forma cava sul tuo petto.
Abbrevia il respiro
da lontano guarda il corpo vuoto.
(settembre 2020)
[Nell'immagine: La buona voglia; disegno mio; pennarelli, aprile 2019]
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