martedì 15 settembre 2020

contemplazione del sonno

 

1.

Quando cammina il suono

è acquatico – scaglie e correnti –

e un'albedo circonda i passi.

Abbiamo consumato tutto insieme

dice sollevandole le braccia

lasciando passare l'aria.

Ogni attimo nega l'attimo.

Lei gli scorre tra le dita

in una pozza di luce bianca.

Lo vedi ti conosco

ti premo il petto finché non respiri.

Lo dice con i tendini tesi.

Lei è una creatura pallida senza desideri.


2.

Scivola nel sonno

come in un mare pescoso.

Lui la guarda

raccogliere le gambe allineare

la curva dei metatarsi.

Sei un caglio di latte – dice –

un profumo di braccia e di conchiglie.

Lei raggrinza le labbra

come un bacio o un diniego.

Tu taci. Parla per te

il fiato chiuso tra i seni.

Lei si sogna pianta o scintilla

scarto d'ala o guizzo di lucertola

la sua gola un fremito d'elitre.


3.

Ora dorme sotto il cielo pieno di meduse

dorme come un flauto o una risacca.

Le donne che amo – lui dice –

sono sottili come libellule

attraversano l'aria in lampi colorati.

La sua fronte resiste all'assedio.

Lui la vede aprirsi controvento

trattenere il suolo.

Non ti spezzano questi urti senza avviso?

La tua bocca è un confine la lingua

uno sciamare d'api.

Ora il suo sonno ha rumore

di ferro e di cotone.

 

4.

Ferma la mano sulla pelle

nello spazio nudo delle cosce.

La ascolta respirare come una vela.

Appoggia le ultime parole

sulle sponde del sonno.

Le mie mani cercano i tuoi piedi

la forza quieta della schiena.

Sente voci e passi

spandersi come case deserte.

Concedimi una soglia

una forma cava sul tuo petto.

Abbrevia il respiro

da lontano guarda il corpo vuoto.

 

(settembre 2020) 


[Nell'immagine: La buona voglia; disegno mio; pennarelli, aprile 2019]

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