mercoledì 1 gennaio 2020

bilanciando

Nel 2019 ho letto una sessantina di libri: non male, ma neanche eccezionale per la mia media.

Mi sono spuntati un po' di capelli bianchi, ma va bene così: a marzo avrò 45 anni.

Ho scritto un po' di poesie, tutte insignificanti e che per fortuna non verranno mai pubblicate. Bene così.

Insieme ai miei alunni, ho messo su uno spettacolo teatrale con recitazione, musica, canto e ballo. Siamo arrivati secondi a livello regionale. Benissimo.

Ho ripreso a suonare in pianta più o meno stabile:
- un paio di pezzi alla Sala dei Notari di Perugia nell'ambito di una manifestazione scolastica;
- tre concerti con una cover-band dei Rolling Stones (divertentissimo);
- qualche pezzettino in piano solo durante una presentazione a Terni (ho suonato malissimo, ma vabbè);
- un concerto di musica latinoamericana, pianoforte e voce (mi sono divertito un mondo, nonostante abbia preso parecchie cappelle).
Non so se tutto ciò sia un bene o un male, visto che le mie capacità di pianista erano e rimangono quelle di un mediocre dilettante, comunque a me va bene così.

Sono stato a Vienna (e anche a Salisburgo, Innsbruck e Bolzano) con la famiglia: prima volta in Austria e primo viaggio all'estero tutti insieme. Splendido.

Sono stato un paio di volte a Roma, dove nonostante tutto torno sempre volentieri.

Ho scarrozzato in giro i figli.

In Toscana, ho visitato un bellissimo parco archeominerario.

Ho seguito un interessantissimo e utilissimo corso sull'uso del digitale nell'insegnamento della letteratura e ho deciso che dall'anno prossimo insegnerò Storia ispirandomi all'approccio della World History.

Ho (co-)redatto il copione di uno spettacolo musical-teatrale che poi è stato anche messo in scena.

Ho pubblicato un articolo di critica letteraria su Cesare Pavese e il jazz.

Nonostante qualche acciacco e una epitrocleite che si rifiuta di andarsene, ho continuato a praticare Krav Maga, facendomi allegramente scazzottare un paio di volte a settimana.

Ho avuto qualche problemino di salute, ma niente di grave per fortuna.

Avrei dovuto/voluto veder finalmente uscire il libro su Brad Mehldau, ma bisognerà aspettare ancora qualche mese.

Sono stato quasi sul punto di partecipare a un concorso come ricercatore universitario, ma per fortuna ci ho ripensato in tempo.

Ho rivisto una persona che ha avuto un ruolo abbastanza importante nella mia vita professionale e che non mi ha riconosciuto, perché ha passato gli ottanta e purtroppo l'Alzheimer galoppa. Triste.

Ho partecipato a una manifestazione di scambio culturale italo-irlandese, in cui alcune mie poesie sono state tradotte in inglese.

Ho portato i miei figli a un convegno di poesia all'Isola Polvese; posto magnifico, peraltro.

Ci possiamo accontentare.

1 commento:

amanda ha detto...

Buon anno Sergio