Le
gambe levate il fianco
lasciato
nudo
con
i chiodi piantati alla spalla
ritorni
saltellando sui riflessi.
Dietro
di te una spiaggia appena nata.
Sono
milioni e milioni le cicale
emerse
stanotte dalla terra.
Nel
largo vuoto si fa strada l'aria
porta
odori di bestia. Insieme
osservavamo
i pinnacoli di fumo
mentre
il sole ti bruciava le guance.
Se
davvero avessimo vissuto
non
cercheremmo questa giovinezza
il
fondiglio dei rimorsi.
Aprendo
gli occhi appare tutto bianco
mi
chiedi di prenderti alle spalle
stringi
forte alle caviglie preghi
che
la visione sia chiara.
Arriverai
così: appesa
alle
tue piccole mani
inginocchiata
con la bocca al seno.
Chi
ti ha ingannata è già lontano
tu
fumi con le dita contro il vento.
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