Quanto chiasso per nulla
è lei stessa a dirvelo
i suoi piccoli seni divisi
il serpeggiare delle cosce
il suo nudo divora gli sguardi
tutto il resto è rumore di fondo
ingorgo di rette sghembe
il sole trapassa i vetri senza fretta.
nell'immagine: Tintoretto, "Venere, Marte e Vulcano"
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